“I Duellanti” con la regia di Mario Gelardi, adattamento da Conrad scritto da Francesco Niccolini con Carlo Di Maro e Antonio Turco, produzione Solot, Compagnia Stabile di Benevento in collaborazione con Nuovo Teatro Sanità in scena al teatro Sannazaro di Napoli.
Il testo è tratto da un racconto dello scrittore Joseph Conrad scritto nel 1907 e racconta dell’insanabile conflitto , ambientato nella Strasburgo napoleonica, che anima i due protagonisti della vicenda due ufficiali dell’esercito francese D’ Hubert aristocratico e razionale e Fèraud impetuoso e collerico.
“I Duellanti” racconta della contesa, pari quasi a una guerra privata che durerà circa 20 anni, che ha inizio quando l’ufficiale dell’esercito Armand D’Hubert viene incaricato di arrestare l’ufficiale Gabriel Fèraud che avrebbe ferito un parente del sindaco di Strasburgo in un duello.
Di questo affronto subito Feraud non riuscirà mai a liberarsi e cercherà negli anni di provocare e di uccidere in duello il suo
dichiarato nemico D’ Hubert.
Il conflitto nasce all’inizio con l’intento di affermare il proprio potere e autorità sull’altro, ma alla lunga finisce per diventare un puntiglio, una ossessione da parte
dell’iroso guascone Fèraud che non perde occasione per provocare a duello D’ Hubert uomo riflessivo e generoso.
Il rapporto tra D’Hubert aristocratico e riflessivo e Fèraud plebeo e rivoluzionario è caratterizzato quasi da una dipendenza
reciproca distruttiva in una sorta di ecumenismo al contrario .
Anche quando faranno carriera fino a diventare entrambi generali, Fèraud, per il quale la guerra è la cosa più naturale del mondo, non smetterà di perseguitare D’Hubert che alla fine
gli risparmierà generosamente la vita nell’ultimo sanguinoso duello.
Si torturano con tanta ferocia in questo gioco delle parti, che arriveranno forse alla follia, senza essere giunti a nessuna conclusione, senza aver raggiunto nulla, il niente.
Dal racconto si evince una straordinaria competizione e sterile senso di sfida che purtroppo affliggono ancora oggi la nostra società , problemi che ci costringono a
una incessante gara senza vinti né vincitori.
Nel racconto di Conrad sono presenti molti archetipi universali che caratterizzano la psiche umana da sempre e spiegano l’enorme successo che il racconto ha avuto negli anni, tanto da ispirare il regista
Ridley Scott che ne fece un film di successo nel 1977.
L’ ottima e innovativa regia di Mario Gelardi estremamente curata nei dettagli ci restituisce un dramma a tinte ironiche e dall’ intrinseca assurdità, la fisicità degli
ottimi attori Carlo Di Maro e Antonio Turco ,
supportata da una impeccabile recitazione e timbrica vocale contribuiscono a rendere “I Duellanti” uno spettacolo gradevole e movimentato che rapisce lo spettatore in sala.
Si sopperisce alla mancanza di materiale scenico con grande inventiva , facendo attraversare la scena
da sapienti giochi di luce che squarciano l’oscurità.
Da vedere sicuramente.