Il vaiggio di Nabil con Lorenzo Sarcinelli, Gianluca Pugliese, Vladimir Randazzo, Antonio Ciorfito al Tin
“Il viaggio di Nabil” con Lorenzo Sarcinelli, Gianluca Pugliese, Vladimir Randazzo, Antonio Ciorfito e la regia di Stefano Amatucci apre la rassegna 2023/24 del Teatro
TIN di Vico del Fico al Purgatorio 38 di Napoli.
“Il viaggio di Nabil” è tratto da un poemetto epico in versi, scritto da Daniele Virgillito un giovanissimo autore siciliano, che è stato per molto tempo nelle classifiche dei libri più venduti su Amazon diventando a
pieno titolo un grande successo letterario.
“Lo spettacolo nasce dal bisogno di parlare di immigrati clandestini- ha dichiarato il regista Stefano Amatucci- toccando allo stesso tempo un argomento poco
considerato nell’ambito immigrazione che è quello dei ricongiungimenti sentimentali e familiari.
Non esistono immigrati di serie A o di serie C catalogati in base ai motivi che li hanno spinti a lasciare il proprio paese d’ origine.
La felicità deve essere un diritto inalienabile per tutti gli esseri umani di qualsiasi colore e nazionalità.
Bisogna parlarne per sensibilizzare l’opinione pubblica su tale argomento.
In passato ho già affrontato il tema del razzismo e della xenofobia nel film “Caina”, ora con “Nabil” affronto il tema immigrazione da una nuova prospettiva che è quella dei legami affettivi che legano l’immigrato ai propri luoghi d’ origine“.
Il giovane Nabil ,spinto dal bisogno di ritrovare la sua ragazza Yara misteriosamente scomparsa, intraprende un viaggio su un barcone clandestino diretto in Sicilia.
Durante l’avventuroso viaggio in mare incontrerà altre persone accomunate da un vissuto carico di disperazione e speranza.
Tra questi Alif un ragazzino senegalese, Semira una anziana eritrea, Bashir un ragazzo pakistano, Mingo , la giovane Lusamba incinta e suo marito che sarà ucciso dal Biondo
responsabile del barcone sul quale viaggiano gli immigrati.
Un furioso incendio distruggerà l’imbarcazione e Nabil si getterà in mare portando con sé il bambino che ha partorito Lusamba con la speranza di salvarlo da morte certa.
Quello dell’immigrazione è un tema di estrema attualità molto discusso e attuale.
Il numero di profughi che lasciano il proprio paese per motivi personali , sociali ed economici è aumentato negli ultimi anni in maniera esponenziale.
La politica ha sempre poco considerato la problematica trattandola sempre come una emergenza, non affrontandola come questione cruciale con serietà e competenza.
Merito del regista Stefano Amatucci è quello di aver portato in scena ,con grande onestà intellettuale e coraggio, un testo vero, non artefatto, attuale.
Il Teatro è sempre stato uno strumento sociale educativo che deve raccontare anche verità e fatti che noi viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle.
Perché le ferite della società vanno mostrate, illuminate e il Teatro è il luogo dove l’esperienza scenica diventa riflessione collettiva.
Infatti Nabil è nato per essere rappresentato soprattutto nelle scuole, perché dalle nuove generazioni bisogna incominciare per inculcare loro il
seme della accoglienza, dell’amore per le diversità.
Gli attori Lorenzo Sarcinelli, Gianluca Pugliese, Vladimir Randazzo, Antonio Ciorfito, hanno saputo mantenere per tutta la durata dello spettacolo una fortissima
tensione scenica dal forte impatto emotivo che ha coinvolto tout court gli spettatori.
La regia attenta e rigorosa e la bravura degli strepitosi attori hanno fatto toccare con mano valori che non si devono perdere quali l’amore, la solidarietà, la fratellanza, la
cultura del dialogo e il dono di sè.
Il testo restituisce dignità , protagonismo e diritti a chi molto spesso non ha voce ,ricollegandolo al centro dell’interesse pubblico.
Come recita il testo: “- La vita è un viaggio, può essere una fortuna, una avventura o una calamità” . La lotta per la sopravvivenza non ha mai fine . Nabil ci regala nel
finale un messaggio di speranza e di rinascita per un futuro migliore malgrado le avversità e le traversie.
“Il viaggio di Nabil”, spettacolo da vedere .