Napoli incontra il mondo: tutti pazzi per l'evento
L’idea alla base di Napoli incontra il mondo è quella di fondere in un unico luogo tradizioni, musica, cibo provenienti da tanti paesi diversi.
Una trovata geniale che trova il favore del pubblico accorso nei quattro giorni della permanenza del festival alla Fiera d’Oltremare di Napoli.
Un successo di pubblico incredibile, ma di fronte a certi numero bisogna anche usare delle contromisure.
Troppa gente l’ultima domenica per godere appieno degli stand variegati, colorati e tipici, degli spettacoli e dei concerti tutti, di certo, di valore. I padiglioni della fiera hanno ospitato il Festival dell’Oriente, format già conosciuto ed apprezzato a Napoli, e l’esterno le mille offerte gastronomiche provenienti da diversi posti del mondo.
La Mostra si è trasformata in un happening gastronomico -musicale con persone che hanno trascorso tutta la giornata all’interno della fiera.
File enormi per acquistare cibo, volti sorridenti ma anche problemi per camminare nei padiglioni. Per un festival come questo, con una offerta unica, vale la pena anche l attenzione allo ‘stare bene’ dell’ospite.
Avevo avuto modo di vivere questo evento con piacere e gusto qualche anno fa ma questa rinnovata esperienza non è stata piacevole come quella. Non è una critica alla offerta, sempre curata ed interessante, ma una osservazione ed un invito a rendere l’ evento fruibile in tranquillità. Forse una folla come questa non se l’aspettava nessuno, sebbene i numeri delle passate edizioni ben facevano sperare in un successo così.
La passeggiata nel mondo comincia con un viaggio nell’ oriente e forse proprio in questi ambienti dedicati ad un mondo dove la meditazione e la calma, la ressa stride terribilmente con il resto. Costumi, odori, laboratorio tutto molto bello così come gli spettacoli.
Poi al centro della fiera arriva l’onda lunga dell’ holi festival dove una folla colorata e festosa ha accettato la sfida di polveri colorate sparata addosso.
Tanto divertimento con i balli dei cowboy americani, prontamente spiegati a coloro che volevano sentirsi abili ballerini anche senza gli stivaloni tipici del genere.
Bicchieri di sangria, crepes, sushi, poke, liquirizia pura , riso alla Cantonese, carne alla griglia, bubble tea un insieme di odori e sapori differenti tutti ospitati in un format che resta una geniale invenzione che deve migliorare l’accoglienza di un pubblico numeroso, festante e non sempre incline all’ordine.
Con un unico accesso il pubblico può vivere l’emozione irripetibile di più Festival che si svolgono in contemporanea:
Festival dell’Oriente, Festival Country, Festival Irlandese, Festival dell’America Latina, Festival Spagnolo, Festival Argentino, That’s America, October Fest, Festival Mondiale delle Griglie, World Street Food, Giochi dal Mondo, Festival dei Nativi Americani, Le Mille e una Notte, Holi Festival e molti altri.
Da sottolineare la possibilità per il pubblico di partecipare gratuitamente alle varie attività presenti nella giornata, dalle lezioni, agli assaggi, alle conferenza
Vale la pena focalizzare l’attenzione sul festival irlandese per la presenza di musicisti noti in tutto il mondo, il festival spagnolo caratterizzato dalla musica flamenca, l’October Festival.
Da non perdere poi il World Street Food Festival un villaggio mondiale del gusto dove assaggiare alcune delle più famose prelibatezze internazionali.
In attesa, quindi, del nuovo viaggio intorno al mondo restando a Napoli con un occhio alla presenze di pubblico all’evento