«Con l’energia della bomba atomica è arrivato il potere di distruggere noi stessi. Un potere che cambia l’equazione della storia umana». Christopher Nolan
«Se un’altra guerra dovesse esserci l’umanità potrebbe non sopravvivere». Robert Oppenheimer
Da mercoledì è nelle sale cinematografiche italiane l’attesissimo film di Christopher Nolan, Oppenheimer ,il padre della bomba atomica, tratto dal libro American Prometeus scritto da Kai Bird e Martin J. Sherwin.
É il 1926 e il ventiduenne J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy), studia fisica a Cambridge ma lo scienziato Niels Bohr ( Kenneth Branagh) gli consiglia di recarsi in Germania per approfondire gli studi di fisica teorica. Oppenheimer ritorna negli Stati Uniti con un bagaglio di conoscenze considerevole ed inizia a tenere lezioni di fisica quantistica a Berkeley, dove incontra la sua futura moglie Katherine Puening (Emily Blunt), biologa ed ex comunista e ha anche una relazione con Jean Tatlock (Florence Pugh), un’attivista del partito comunista americano.
Nel 1938, i progressi della Germania nazista nella ricerca sulla fissione nucleare spingono Oppenheimer che è di origini ebree ad intensificare la ricerca relativa ad una bomba ad alto potenziale. E nel 1942, nel pieno della seconda guerra mondiale , il generale dell’esercito americano Leslie Groves (Matt Damon) recluta Oppenheimer nel Progetto Manhattan che si concretizza con un team di scienziati a Los Alamos in New Mexico dove , dopo quasi tre anni di lavoro, viene realizzata la prima bomba atomica all’idrogeno che viene fatta esplodere con successo.Dopo pochi mesi, precisamente 6 agosto e 9 agosto 1945 altre due bombe vengono sganciate sulle città di Hiroshima e Nagasaki con il placet del Presidente Harry Truman (Gary Oldman) ottenendo la resa incondizionata del Giappone.
In qualità di consulente della Commissione per l’energia atomica degli USA, Oppenheimer si pronuncia contro un ulteriore sviluppo della diffusione delle armi nucleari sostenuto anche da Albert Einstein (Tom Conti). Ma nel pieno della guerra fredda dovrà vedersela con Lewis Strauss (Robert Downey Jr.), capo della Commissione per l’energia atomica degli Stati Uniti che imbastisce contro di lui un vero processo per danneggiare la sua immagine pubblica e neutralizzare la sua influenza politica in modo da presentare la sua candidatura al Senato come Segretario del Commercio che viene però bocciata.
Il film, che ha richiesto più di tre anni di lavoro, scardina i codici consueti del biopic per restituirci un’opera davvero spettacolare, intensa , ben realizzata e che si avvale dell’ ottima recitazione di tutti gli attori del cast, in particolare i due protagonisti: Robert Downey Jr. e Cillian Murphy. Il primo riesce sapientemente a costruire il suo personaggio ovvero uno scaltro e nervoso funzionario le cui aspirazioni vengono contenute e contestate dalle verità storiche che emergono lentamente nel film. Espressione del più becero maccartismo si adopera con ogni mezzo per infangare la reputazione di Oppenheimer in una lotta senza esclusioni di colpi supportata da un clima di caccia alle streghe che influenzerà negativamente in quegli anni anche il mondo del cinema. La recitazione di Robert Downey Jr. raggiunge la sua piena espressione nel finale del film. Il livore che lo consuma si stampa sul suo viso ben al di là delle battute dette.
Cillian Murphy è stupendo nel ruolo di Oppenheimer. Anche attraverso la sua fisicità riesce a rendere al meglio le inquietudini di un uomo che ha portato alla vittoria gli Stati Uniti d’America pagando però un prezzo altissimo in vite umane. “Adesso sono diventato Morte, il distruttore dei mondi (N.d.r. Passo di una scrittura indù Bhagavadgita) e le mie mani grondano sangue”, pare che avesse detto durante una delle sue conferenze.
Il regista ci regala molti primi piani intensi dell’attore. Particolarmente significative le inquadrature dei suoi occhi quasi rossi e venati di lacrime. Suggestiva una delle scene girate durante l’inchiesta. Oppenheimer-Murphy è nudo, seduto alla scrivania dove subisce un vero e proprio interrogatorio. Dietro di lui sua moglie e sulle sue ginocchia , la sua amante.
La genialità del regista Christopher Nolan si esprime anche con l’utilizzo del bianco e nero in cui viene messo a fuoco il rapporto conflittuale con Lewis Strauss ed il colore per le vicende familiari dello scienziato e del Progetto Manhattan.
Dopo aver visto il film ,noi di Mydreams dobbiamo fare alcune riflessioni che riguardano il presente e siamo convinti che gli spettatori si porranno numerose domande: quali sono i rapporti tra scienza ed etica? La scienza può essere al servizio della guerra? La corsa agli armamenti può costituire un deterrente per evitare di innescare nuovi conflitti? Quali sono le strade da battere per avere una pace duratura tra le varie potenze?
Robert Oppenheimer già da allora parlava di cooperazione internazionale,che ci sembra l’unica via per non distruggere noi stessi. Anche Albert Einstein si opponeva all’uso militare del nucleare. “Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza guerra mondiale ma so per certo che la quarta sarà combattuta con i bastoni e con le pietre”.
Ed ecco una serie di libri che dovremmo leggere per comprendere la figura di Robert Oppenheimer oltre alla sua biografia già citata: La tragedia di uno scienziato dalla bomba atomica alla guerra fredda di Abraham Pais Ed. Mondadori , dello stesso Oppenheimer Quando il futuro sarà storia-Otto lezioni dopo Hiroshima Ed. Utet e davvero per tutti: Il gran sole di Hiroshima di Karl Bruckner, Ed. Feltrinelli.