E Leda inventò il mondo è il quinto figlio di carta di Daniela Carelli, disponibile su Amazon, pag. 197.
La protagonista è Leda, nata a Napoli da una famiglia sui generis: la madre Alice, anglo-italiana è una violoncellista di grande successo mentre il padre Gabriele, è un medico che, nei giorni liberi, si prende cura di bambini orfani e bisognosi.
Anche i nonni materni hanno un ruolo importante nella sua vita, in particolare nonna Bridget che, a dispetto dell’età, è molto arzilla e dispensa alla nipote saggi consigli di vita vissuta.
Accanto a Leda le due amiche del cuore: Sara e Jessica sempre pronte a raccogliere le sue confidenze di adolescente e la cagnetta Milly alla quale manca solo la parola.
Leda è sensibile e volitiva e intraprende un viaggio per conoscersi ed affrontare la vita nel modo migliore. Lisbona, Madrid, Marsiglia, Strasburgo, Milano sono le mete dei suoi viaggi che le consentono di fare numerose conoscenze: Vanni, Marcelo, i coniugi Etienne e Agathe, Gus, Xavier, e tanti altri che avranno un ruolo determinante nel suo diventare donna e nell’orientare la sua esistenza.
Il romanzo si snoda in 42 capitoli scritti in modo fluido e spumeggiante come lo è l’autrice.
La forza della prosa della Carelli risiede proprio in questo: semplicità di scrittura e leggerezza che ammalia il lettore fin dalle prime pagine e gli consente di amare da subito i personaggi e i luoghi descritti con dovizia di particolari.
Abbiamo davvero incontrato Leda a Napoli mentre attraversa la strada con il suo ukulele di colore lilla, un po’ lentigginosa e dai lunghi capelli rossi mossi dalla brezza marina.
La vediamo seduta con la sua cagnolina nei pressi della Rotonda Diaz a Napoli o in un’affollata piazza di Madrid o in un locale dove sta per esibirsi.
L’abbiamo sentita parlare con le sue amiche e con nonna Bridget di cui ricordiamo alcune parole, sempre valide: «Ama senza esitazioni, né riserve e se le cose andranno per il verso sbagliato rialzati e ama ancora più forte di prima. Ma soprattutto amati, perché sei preziosa, perché sei l’unica persona su cui potrai contare sempre. Sii buona con te stessa ed abbi cura del tuo cuore. Sempre. Impara ad amarti. Solo così potrai amare pienamente».
Sentiamo i battiti del suo cuore di adolescente, le prime emozioni amorose, le paure e le ansie di un’età ingrata ma anche la sua voglia di vivere e di conoscere cose e persone sotto ogni latitudine.
La seguiamo nei suoi ragionamenti e nella sua personale visione del mondo e siamo portati ad innamorarcene soprattutto nel momento in cui i rapporti con sua madre si fanno meno tesi perché comprende che un artista è sempre esposto agli umori variabili del pubblico e concentrato a sviluppare il suo straordinario talento mediante lo studio costante e severo.
E accanto a Leda altri personaggi che possiamo incontrare o che abbiamo già incontrato , tutti ben descritti dall’autrice che tuttavia sa far galoppare la fantasia dei suoi avidi lettori.
E che dire poi di Milly? Abbandonata perché incinta si affeziona a Leda con particolare trasporto e ne indovina gli stati d’animo e le emozioni.
Forse Leda si identifica con la stessa autrice del romanzo per quella sua prorompente voglia di vita e di viaggi e noi ci identifichiamo con entrambe e vorremmo ancora leggere altri scritti che ci parlino delle loro conquiste e della loro vita.
La straordinaria prosa di Daniela Carella trova anche forza nei dialoghi e tutto il romanzo è già la sceneggiatura di un film.
Noi di Mydreams auguriamo a Daniela Carelli il successo che merita nonché la vendita di tantissime copie del suo libro considerando che ha avuto il coraggio, in questi tempi un po’ bui per la lettura, di pubblicare il romanzo a sue spese.