La coreografa Chun Zhang ha presentato ieri sera, per il Campania Teatro Festival Sezione Internazionale, lo spettacolo Whirling Ladder/Upright con la partecipazione di: Ludovica Pinna, Francesca Pavesio, Enora Gemin, Nene Okada, Kyoko Oku con le musiche di Kai Strathamann.
Lo spettacolo prende spunto da un antico mito cinese ed è un vero e proprio viaggio poetico dei corpi che nascono dalla Terra, crescono e si sviluppano attraverso una danza primordiale che celebra la vita infusa da Nuwa dal corpo umano e dalla coda di drago, colei che crea gli esseri umani impastando il fango del Fiume Giallo.
A sipario aperto, rischiarato da una flebile luce, si intravedono le cinque performer che rivolgono la schiena al pubblico. Iniziano una danza fatta di movimenti sincroni che scandisce lentamente la loro nascita alla Terra e il lento percorso che le porterà ad assumere la postura eretta che, insieme all’opponibilità dei pollici di entrambe le mani, costituisce la caratteristica peculiare della razza umana.
Le performer vestono una semplice ed ampia gonna nera, il tronco scoperto e i capelli raccolti in una treccia che parte dalla sommità del capo, colorata di bianco al centro per simboleggiare forse la colonna vertebrale o la lisca di un pesce rimandando alle prime forme di vita acquatica.
I movimenti diventano sempre più veloci e rapidi, quasi compulsivi, incalzati da una musica ripetitiva al limite della monotonia. Le schiene sono imperlate da gocce di sudore, la fatica del processo evolutivo è tangibile e mostra la sua sofferenza ad ogni istante della danza. E finalmente l’erezione della colonna vertebrale si compie e le performer lasciano il palco quasi correndo, felici della loro nuova postura.
Lo spettacolo è sicuramente nuovo e affascinante e permette al pubblico di partecipare al processo di formazione dell’essere umano sottoposto alle leggi della Natura.
Attraverso l’osservazione del movimento che cambia la vita, lo spettatore è trascinato in un periodo indefinito, agli albori della creazione dove tutto ha un sapore di attesa e di magia.
Quando e come sono nati gli uomini? E perché? Chi ha pensato per la prima volta a creare un uomo maschio-femmina?
La parola di un dio che infuse nel primo essere umano la scintilla del divino, il fango per modellare, l’energia dello Yang e dello Ying, il fare compagnia agli dei, il rendere la Terra bella ed ubertosa?
Forse non lo sapremo mai. Sappiamo però con certezza che l’umanità vive su un pianeta malato che ha bisogno urgentemente di cure e di attenzioni. Sappiamo che siamo soggetti ad altre trasformazioni come ogni specie vivente che popola la Terra. Sappiamo che dobbiamo tenere in gran conto la cultura e i nostri sentimenti e la bellezza perché essa salverà il mondo!