Stamane, nell’Aula Magna Storica dell’Università Federico II di Napoli, Alberto Angela ha ricevuto la laurea Honoris Causa in Geologia e Geologia Applicata.
Erano presenti alla cerimonia: il Magnifico Rettore Matteo Lorito, il direttore del dipartimento di Scienze della Terra, dell’ambiente e delle risorse Vincenzo Morra e il professore di Paleontologia e Paleoecologia per la Laudatio Accademica Pasquale Raia.
Alberto Angela, cittadino onorario di Napoli dal 2018, aveva già ricevuto nel 2019 la Laurea Honoris Causa in Archeologia presso l’Università Suor Orsola Benincasa con la seguente motivazione: «Per la straordinaria capacità di sintesi tra competenza e comunicazione, ovvero tra i valori della conoscenza scientifica e i metodi di trasmissione del sapere nell’era dei nuovi media».
Il Rettore durante il suo intervento ha motivato le ragioni profonde di questa scelta che ha visto tutto il corpo accademico unanime nel conferire al famoso divulgatore scientifico il prestigioso riconoscimento che segna una nuova tappa per intensificare e stringere ancora di più il legame di amicizia e di vicinanza di Alberto Angela con la città partenopea. Al Rettore ha fatto eco il professor Vincenzo Morra e di seguito il professore Pasquale Raia che ha lodato in particolare l’attività di Piero e di Alberto Angela in questi anni nel realizzare programmi scientifici rigorosi ma comprensibili al pubblico televisivo. E poi è stata la volta della Lectio Magistralis di Alberto Angela che ha riguardato le radici storiche, morfologiche e territoriali della Campania svolta con l’aiuto di foto e diapositive come è nel suo stile.
Nel ringraziare tutti i presenti ha detto: «A Napoli ormai sono di casa. É una città che sa accogliere nella sua comunità chi viene da fuori. Lo dice la storia. Ed è per questo che quando vengo qui mi sento sempre a casa. Prendere una laurea in un settore che per me è cruciale come la geologia, in un ateneo così antico e prestigioso, è come arrivare sulla Luna. É qualcosa di straordinario».
Poi ha continuato facendo riferimento alla scuola: «Penso a tutti quei ragazzi che sono venuti da me e da mio padre dicendo di aver cominciato il proprio mestiere grazie a noi. Penso ai bambini che stanno a scuola e che hanno bisogno di avere una luce nel buio, un punto di riferimento e per questo continuerò il mio lavoro sulla strada tracciata da mio padre tanti anni fa. La sola soluzione per il nostro futuro si trova dentro le aule, nella ricerca, per riuscire a trovare la rotta giusta che possa anche salvare il pianeta Terra. La curiosità dei ragazzi, ne sono certo, troverà soluzioni per il nostro futuro».
E poi ha concluso: «É un grande onore per me ricevere questo riconoscimento nel giorno in cui inizia questo compleanno così importante per l’ateneo. E poi in un momento così glorioso per la città, posso dire di aver vinto anche io il mio scudetto!».