Partirà stasera, in prima serata su Rai 2, la quinta stagione della serie tv Rocco Schiavone, una co-produzione Rai Fiction, Cross Production e BETA Film, con la regia di Simone Spada. Protagonista assoluto Marco Giallini, l’attore che ha decretato il successo della serie. Rocco Schiavone è un personaggio letterario dei romanzi polizieschi scritti da Antonio Manzini, editi in Italia da Sellerio. Schiavone è un vicequestore in forza alla Polizia di Stato, trasferito da Roma ad Aosta per motivi disciplinari, dove svolge le sue funzioni. Ma la nostalgia della sua città e del suo quartiere nativo, Trastevere, dei suoi amici gli farà detestare Aosta.
«È la terza stagione di Rocco Schiavone che dirigo. Sono fortemente legato a questo personaggio. Rocco per me rappresenta un personaggio imperfetto – commenta il regista Simone Spada – e la sua imperfezione, da me molto apprezzata, rappresenta l’umanità. La sua forza e la sua empatia penso che nascano da questa caratteristica».
Rocco Schiavone è sarcastico, brusco, cinico, ma anche un uomo tormentato e malinconico, ed al tempo stesso un poliziotto dotato di eccezionali capacità investigative. «In Rocco Schiavone caratterialmente mi ritrovo – ammette Marco Giallini– me lo sento vicino, per la sua indolenza, la sua malinconia e il suo buco nero che lo contraddistingue. È la prima volta che interpreto lo stesso personaggio per così tanto tempo. Ho accettato di interpretare Rocco, perché sin dall’inizio mi è piaciuta la sceneggiatura di Antonio Manzini e Maurizio Careddu, e soprattutto perché sono appassionato dei film noir. Era un mio sogno entrare nei panni di un personaggio così, un po’ tormentato. E anche in questa stagione il vicequestore Schiavone sarà impegnato in campo benefico, come capitano e calciatore della squadra di calcio dei poliziotti».
Schiavone è un vicequestore atipico, un poliziotto borderline, con un suo personale senso etico, che a volte attraverso le sue azioni tende a superare i margini della legalità, infrangendo le regole.
«C’era un bravo poliziotto a Roma, un eroe della squadra mobile, noto con il soprannome Gabbiano, ma che nella vita privata era un disastro-racconta lo scrittore e sceneggiatore Antonio Manzini– purtroppo è morto di overdose dentro la sua macchina. Dietro ogni persona ci sono dei difetti fisici, di relazione sociale e antropologici. Rocco è uno di noi, con i suoi problemi e non si vergogna a dirlo. Ed è questa la sua bellezza».
Affiancano Marco Giallini tra gli altri, Ernesto D’Argenio, Claudia Vismara, Christian Ginepro, Massimiliano Caprara, Valeria Solarino, Miriam Dalmazio. Nel primo dei quattro episodi, di questa quinta stagione, dal titolo Il viaggio continua vedremo il vicequestore Schiavone, che era stato ferito da un colpo di pistola, sparato per errore dall’agente D’Intino, causando la perdita di un rene, tornare ad occuparsi di un nuovo caso di omicidio, in seguito al ritrovamento di un corpo sul Monte Bianco, al confine tra Italia e Francia. Mentre, intanto, si avvicina il giorno della tradizionale partita di calcio di beneficenza, tra polizia e magistratura, e Rocco è intenzionato a vincere. Ma la vita per lui non è facile, tutto è cambiato dal luglio 2007, quando la moglie Marina rimane uccisa in un agguato. Da allora la sua esistenza ha subito una crepa. Spesso si rattrista, si incupisce, e proprio in quei momenti di silenzio, Rocco rivede Marina accanto a sé, e riesce ad alleviare il peso della solitudine e placare quella sofferenza, per un’assenza inaccettabile.