Ha vissuto un Sanremo 2023 indimenticabile ed elettrizzante il cantautore Gianluca Grignani, che ha portato in gara, sul palco del Teatro Ariston, il brano Quando ti manca il fiato (testo e musica di Gianluca Grignani ed Enrico Melizzi), una canzone profonda rivolta a suo padre. “Ciao papà o addio papà. Io ti perdono. Le mie lacrime sono sincere” canta con intensità Grignani, si commuove e fa vibrare le corde dell’anima. Poi nella serata delle cover, duetta con Arisa, interpretando la sua Destinazione Paradiso e coinvolge ed entusiasma la platea.
Il Festival di Sanremo si è appena concluso. Quali emozioni hai provato sul palco, mentre interpretavi Quando ti manca il fiato? E come hai vissuto la gara?
«Non ho voluto pensare alla gara, mi sono preparato, ma sapevo anche, che in ogni caso questa era la canzone giusta, che mi rappresentava. La mia musica si è evoluta in maniera sempre più singolare e personale, mi sento un adulto con la faccia da bambino. Questa canzone, in particolare, mi emoziona molto, penso si sia visto sul palco. Emoziona molto chiunque la ascolti, mi rendo conto».
Quando ti manca il fiato è una ballata blues, che ti ha visto estirpare spine dolorose della tua vita. È una canzone commovente dedicata a tuo padre. Quanto è stato catartico immergerti nella profondità della tua anima?
«“Quando ti manca il fiato” è una canzone nata tanti anni fa, che ora è diventata quello che volevo diventasse. Non ha una morale, ma mi rappresenta e credo che possa rappresentare ognuno di noi, molti hanno vissuto un momento in cui “manca il fiato” ma poi hanno avuto la forza di ripartire. Ci ho messo molti anni a terminarla, mi emoziona ancora e sempre, ogni volta che la sento e che la canto.»
Sei salito sul palco dell’Ariston la prima volta nel 1995, in gara nelle Nuove Proposte, con Destinazione paradiso. Successivamente, hai partecipato a sei Sanremo, compreso l’ultimo. Qual è il Festival che ti ha lasciato un segno indelebile?
«Decisamente questo!».