Azzurra Mennella, classe 2007, dal 2018 frequenta l’Università del Cinema di Napoli diretta da Peppe Mastrocinque. Ha esordito sul piccolo schermo nel 2021 nella serie “Il Commissario Ricciardi” nel ruolo di Maria Carmela Iovine da bambina, protagonista di puntata dell’episodio 6 “In fondo al tuo cuore”. Un’esperienza che rende la giovane attrice ancora più intenzionata a proseguire i suoi studi e farsi strada nel mondo del cinema e della televisione. Nel 2022 viene scelta per interpretare Angioletta, protagonista di puntata del settimo episodio di “Mina settembre”. Il 2023 si apre con “La vita bugiarda degli adulti”, per poi proseguire con altri progetti, tra questi il film “La Divina Cometa”.
Raccontaci la tua esperienza nella serie tv “La vita Bugiarda degli adulti”.
«Il mio personaggio, Ida, mi è piaciuto particolarmente, poiché mi rivedo in alcuni tratti. Ad Ida piace leggere e scrivere, lo stesso vale per me. Mi è piaciuto molto il rapporto che si è venuto a creare sul set. Ho legato sia con il cast artistico, sia con quello tecnico. Prima di iniziare le riprese, un mese prima, abbiamo fatto le prove, quindi è stato un modo per conoscere meglio tutti. Ho avuto la possibilità di legare molto con Giordana Marengo (Giovanna) e Rossella Gamba (Angela). Mi sono divertita tantissimo. Ogni volta che andavo sul set, non volevo andare via, volevo continuare a girare. Quando abbiamo terminato le riprese ho pianto, perché sono stata davvero bene, durante i mesi trascorsi con loro. È stata un’emozione indimenticabile».
Ti sei sentita con loro per commentare la serie?
«Con Giordana e Rossella mi sento tutti i giorni. Il rapporto nato tra di noi è andato avanti, anche dopo la fine delle riprese. Sono quelle belle amicizie che ti porti dentro».
Come ti sei avvicinata a questo ruolo? Come ti sei trovata ad essere diretta da Edoardo De Angelis?
«Abbiamo fatto un mese di prove, periodo in cui abbiamo provato le varie scene con il coach. Quindi, sul set siamo arrivate già preparate, anche se il regista aveva tutta la libertà di cambiare delle cose, in fase di ripresa. Con Edoardo De Angelis mi sono trovata benissimo, mi piace il suo modo di fare, perché lui mi ha sempre detto di non accontentarmi mai, di dare sempre il massimo, di alzare sempre di più l’asticella ogni volta. Credo sia un regista molto bravo, oltre ad essere una persona eccezionale».
Tu hai lavorato anche con altri registi. Alessandro D’Alatri, ad esempio, ti ha diretta ne “Il Commissario Ricciardi”, serie che ha segnato il tuo esordio. Cosa ricordi di quell’esperienza?
«Il Commissario Ricciardi è stata la mia primissima esperienza. Arrivata sul set avevo imparato un copione, ma D’Alatri, una persona simpatica e di cuore, decise di cambiarlo e di farlo tutto in napoletano, ma fu tutto molto naturale e mi piacque tanto. Avrei voluto girare ancora, ed ancora per ore. In quell’occasione abbiamo girate pochissime scene, ma che sono servite per apprezzare D’Alatri».
Del tuo personaggio in Mina settembre, cosa ricordi, è stato difficile calarsi in quel ruolo?
Il personaggio di Angioletta è stato per me una sfida. Un ruolo intenso e difficile. Sono stata la prima ad emozionarmi. L’ho amata perché è stata in grado, nonostante la grande sofferenza, di lottare per ciò che sente di essere. E ricordo dopo la trasmissione dell’episodio in TV, le tante persone che mi hanno scritto e che mi hanno detto che Angioletta li ha aiutati a tirare fuori le loro emozioni, o anche solo un lunghissimo liberatorio pianto. E lì ho capito sempre di più il perché amo recitare».
Come ti sei avvicinata alla recitazione?
«Tutto è iniziato per caso. Stavo giocando con degli amici e uno di questi amici doveva andare a fare un provino. La madre mi convinse ad accompagnarli. In quell’occasione conobbi il mio attuale agente Peppe Mastrocinque, il quale mi invitò ad intraprendere gli studi di recitazione. Da quel giorno ho iniziato a frequentare l’Università del Cinema di Napoli. Col tempo ho capito che mi piaceva frequentare le lezioni, non mancavo mai. Non ho intrapreso questa strada con l’obiettivo di voler fare l’attrice. L’ho scelta per puro divertimento, invece dopo l’esperienza sul set de “Il Commissario Ricciardi” ho capito che fare l’attrice mi piaceva davvero, non era più un gioco, ma un impegno, una professione».
Cosa provi quando ti rivedi?
«Sono molto critica, trovo sempre qualche imperfezione, soprattutto se lo guardo in compagnia. Provo forti emozioni, indescrivibili. All’inizio non riesco a guardarmi, poi dopo un po’ mi dimentico che ci sono io sullo schermo e tutto diventa più semplice».
Quale ruolo ti piacerebbe interpretare in futuro?
«Sinceramente non saprei. Credo sicuramente un ruolo che sia in grado di mettermi alla prova, sempre. Che sia una nuova sfida per me».
Frequenti il Liceo scientifico, vai a scuola di recitazione e di danza. La tua vita è molto impegnata. Riesci a portare aventi tutti questi impegni?
«Sicuramente non è semplice, ma con il tempo mi sono abituata. È una questione di abitudine. Per fortuna riesco ad organizzarmi bene e incastrare tutti gli impegni».
Cosa vuoi fare da grande?
«Al momento quello che posso dirti è sicuramente l’attrice, non ho altri sogni».
Quali sono i tuoi attori preferiti?
«Mi piace molto Dylan O’Brien, mi emoziona in ogni suo ruolo, posso dire che è il mio preferito. Poi amo molto Luca Argentero, Serena Rossi, Cristiana Capotondi».
Quali generi di film o serie tv ti piacciono?
«Mi piacciono i film di azione, quelli drammatici, di fantascienza e gli horror. Mentre per le serie non ho un genere particolare, scelgo di guardare quelle che mi ispirano di più».
Ami una serie tv italiana in particolare?
«Quelle che amo particolarmente sono “Doc – Nelle tue mani”, “I Bastardi di Pizzofalcone” e “Mare Fuori”».
Nel 2023 uscirà nelle sale “La Divina Cometa” film di Mimmo Paladino, in cui interpreti Francesca in Paolo e Francesca.
«Il film di Paladino è stato per me un “Uauh” infinito. Amo Dante e non potevo credere che ero proprio io a dare voce e passione a Francesca. Abbiamo presentato il film al festival di Roma ad ottobre, ed essere al fianco di personaggi speciali come Mimmo Paladino e Toni Servillo e tanti altri è stato un onore ed un immenso piacere».