Sempre felici di Zucaro con la Brosca a Napoli al teatro Instabile di Gianni Sallustro
Sempre felici (fuori dal mondo) al TIN di Napoli con Cloris Brosca, drammaturgia e regia di Piero Zucaro, una produzione di Ottavomiglio laboratorio.
Lo spettacolo è tratto dalla trilogia drammaturgica -La Follia in 3D- dello stesso Zucaro scritto nel 2018 per ricordare i 40 anni della legge Basaglia.
I racconti prendono spunto dalle vicende personali di pazienti che l’autore ha incontrato in occasione di laboratoriteatrali sul disagio mentale.
Testo scritto con una narrazione precisa, cadenzata, dal titolo significativo tratto da una poesia di Charles Baudelaire.
In un surreale gioco dell’ oca ,vissuto in totale isolamento , la protagonista di Sempre felici-(Cloris Brosca) si confronta con l’immaginaria sorella, che rappresenta la sua immagine
speculare, ripetendo ossessivamente frasi del suo tormentato vissuto.
Nel corso della rappresentazione ripercorre le tappe della sua vita caratterizzata da una problematica conflittualità con le figure genitoriali troppo rigide e autoritarie.
Chi soffre di schizofrenia perde il contatto con la realtà, si isola in un mondo suo proprio ,incomprensibile agli altri:
è quello che accade alla protagonista di Sempre felici che vive in una sorta di delirio e di allucinazioni nelle quali crede di percepire cose che in realtà non ci sono.
Impossibile dimenticare Cloris Brosca , la -Zingara- della Luna nera ( spettacolo televisivo di successo tra la fine degli anni ’90) ,
che è una straordinaria attrice di Teatro di grande rigore professionale come dimostra ampiamente in questo spettacolo.
Ha lavorato con Eduardo de Filippo, con Gigi Proietti, Massimo Troisi, Giuseppe Tornatore, Marcello Mastroianni e altri grandi dello spettacolo.
Cloris Brosca riesce a dare al personaggio di –Sempre felici– il pathos e la misura interpretativa giusti, ben sapendo che una recitazione troppo caricata avrebbe
svilito l’essenza stessa della protagonista.
Da sempre il Teatro ha funzione psicoterapica, e lo hanno dimostrato autori quali Pirandello, Dostoevskj, e molti altri ,che con il loro scritto hanno cercato di far
luce nei meandri della mente umana.
Ma per fare del buon Teatro bisogna avere un sano equilibrio interiore- ha dichiarato il regista Piero Zucaro- al fine di ottenere il giusto distacco dal testo trattato. Zucaro riesce ad analizzare in maniera esaustiva il
disagio psichico e il suo lato oscuro che divide in profondità l’Io dell’individuo.
Da sempre il diverso ha difficoltà a farsi accettare dalla società che preferisce isolarlo anziché cercare di essergli d’aiuto.
E’ necessaria più attenzione alla singola persona come individuo e non come malato in quanto troppo spesso siamo distrattamente chiusi nel nostro piccolo mondo, dove regnano la separazione e l’egocentrismo.