Fino al 29 gennaio 2023 a Palazzo Medici Riccardi a Firenze la possibilità di ammirare L’Adorazione dei Magi (1606-1669) di uno straordinario Rembrandt, di proprietà di una collezione privata romana.
L’opera sarà al centro di una rassegna corredata da pannelli illustrativi degli studi e delle analisi che hanno portato a ipotizzare l’attribuzione al pittore fiammingo.
Il dipinto è assimilabile a una serie di incisioni eseguite da Rembrandt sull’Infanzia e sulla Passione di Cristo. Realizzata in tecnica mista su carta riportata su tela, è rimasta per secoli dimenticata in un fondo storico-artistico risalente al ‘500. Dopo essere caduto accidentalmente, nel 2016 il dipinto è stato sottoposto a restauro e proprio durante la pulitura dell’opera, annerita dalla vernice antica, sono emersi nuovi elementi ora oggetto di studio e approfondimento.
«L’esposizione del dipinto raffigurante l’Adorazione dei Magi in Palazzo Medici Riccardi si pone come un’esemplare occasione per riflettere su due elementi – spiega Valentina Zucchi, curatrice del museo – Il primo si riferisce ai concetti di esecuzione e di attribuzione di un’opera, che nel caso dell’opera di Rembrandt Harmenszoon van Rijn appaiono particolarmente articolati; il secondo concerne l’importanza e il valore delle indagini diagnostiche imprescindibili strumenti per il corretto studio di un documento artistico».