Fino al 26 marzo 2023 è visitabile, presso Palazzo Bonaparte di Roma, l’attesa mostra su Van Gogh, che espone fino 50 capolavori provenienti dal Museo Kröller-Müller di Otterlo e mette al centro tutta la parabola esistenziale e creativa dell’artista.
Dopo un lungo lavoro di preparazione durato 5 anni, si apre finalmente la grande mostra, prodotta e organizzata da Arthemisia e curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti, che segue passo passo ogni fase dell’intensa, seppur breve, carriera del genio olandese ed offre al pubblico la possibilità di ammirare non solo pezzi noti, ma anche opere viste raramente. Se infatti il “pezzo forte” della mostra è senza dubbio l’Autoritratto a fondo azzurro con tocchi verdi del 1887, non mancano pregevoli disegni e lavori su carta di rado usciti dal museo olandese.
Articolata in 5 sezioni, l’esposizione approfondisce le fasi creative del pittore: dall’Olanda (in cui van Gogh iniziò la carriera raccontando la terra e il lavoro dei contadini con colori scuri e un realismo anche molto duro) a Parigi (ove la periferia della città lo irretisce e il confronto con pittori come Signac, Seurat e Gauguin lo spinge a elaborare un nuovo linguaggio, con inediti accostamenti cromatici). Poi Arles (ove ispirato dalla luce del Sud van Gogh fonde l’esperienza del chiaroscuro olandese a quella parigina nel colore per creare nuovi effetti), fino ad arrivare al suo ultimo periodo a Saint-Remy-de-Provence e Auvers-sur-Oise (ove torna all’uso di un colore più semplice dipingendo spesso en plein air ma combatte con il definitivo aggravarsi della sua instabilità mentale).
Si tratta dunque di un’evoluzione stilistica e un percorso umano testimoniati dalle opere esposte in mostra.