Francesca Ferrara nel suo News content design (Dario Flaccovio Editore) dà un ordine, finalmente, al mondo della nuova comunicazione. Un manuale, che mancava, che cerca di orientare anche coloro che non conoscono il mondo della comunicazione, nelle novità legate al mondo digitale. Lo fa con logica ed ordine e ci voleva! Non è un mondo facile da inquadrare quello della comunicazione perché mentre stiamo scrivendo già tutto è cambiato, è un modo liquido, tanto per citare qualcuno più in gamba di noi!
L’approccio al volume della Ferrara è analitico e dettagliato; parte da un capitolo che potremmo definire di orientamento “L’informazione nell’era digitale” dove con poche parole ci si immerge nell’argomento del libro.
Già dalla prefazione di Daniele Chieffi si apprezza la qualità del prodotto: «Francesca Ferrara in questo testo affronta, finalmente, la comunicazione dalla giusta angolazione, quella che richiede innanzi tutto la capacità di progettare un processo complessivo, che abbia come obiettivo quello di ideare, progettare e realizzare tutti i contenuti necessari a ottenere un dato risultato.
Francesca Ferrara spiega bene quanto sia importante conoscere i diversi materiali e le dinamiche cognitive che muovono tutto, in modo da poter progettare il processo di comunicazione – che chiama design – nella maniera più efficace ed efficiente possibile e trasformarsi da comunicatori a designer di processo dell’atto comunicativo.
Il saggio di Francesca Ferrara è finalmente la trattazione completa del percorso culturale che il comunicatore deve seguire. Un testo prezioso, che mancava e che va letto ma soprattutto studiato».
Ma che cosa è il news content design? Si tratta dell’approccio costruttivo trasversale più moderno all’informazione e alla comunicazione di progetti, prodotti e servizi human-oriented. La creazione di contenuti viene, infatti, sviluppata dal capitale umano interno alle strutture e da risorse esterne come agenzie e freelancer ai fini dell’impatto mediatico e della notiziabilità per i mercati delle conversazioni.
Nell’ottica della fusione, della condivisione, il libro ha anche un taglio giornalistico grazie alle interessanti interviste in esso presenti che aiutano a capire meglio i vari argomenti trattati. La Ferrara preferisce fare parlare specialisti delle varie materie offrendo un punto di vista competente su tutto quanto scritto. Scelta che si mostra vincente pagina dopo pagina perché i diversi stili degli intervistati conferiscono dinamicità alle pagine che, ovviamente, non sono adatte a tutti. Chi conosce la materia si trova dinanzi ad un patrimonio da conservare con cura, chi invece approccia per la prima volta a questi argomenti troverà qualche difficoltà in più, sebbene la linea guida scelta dall’autrice è quella di un accompagnamento al lettore nei meandri della comunicazione.
Di fondamentale importanza si rivelano gli esempi di brand che si sono distinti per campagne di comunicazione o per uso corretto della comunicazione. Anche in questa sezione si ritrovano dati molto utili per arricchire la conoscenza.
Da segnalare il capitolo dedicato all’e-learning segno dell’attualità del libro e della profonda conoscenza dei cambiamenti nella formazione della Ferrara.
I giornalisti e professionisti della comunicazione presenti nel volume sono: Federico Badaloni, Assunta Corbo, Claudia Illuzzi, Cristina Maccarrone, Andrea Paternostro, Alberto Puliafito, Luca Rallo, Barbara Reverberi, Renato Scattarella, Jacopo Tondelli, Maria Grazia Villa, Silvia Zanella, Roberto Zarriello, Irene Alison, Marco Merola, Agostino Riitano.