«Dedico questo romanzo a tutti coloro che la vita ha costretto a emigrare». Maria Dueñas
Le figlie del capitano è l’ultimo romanzo della scrittrice castigliana Maria Dueñas classe 1964, autrice del bestseller La notte ha cambiato rumore. Il libro edito da Mondadori per la collana Scrittori italiani e stranieri, pag. 583, è stato tradotto da Elena Rolla.
New York 1936. Sulla Quattordicesima Strada, nel cuore della comunità spagnola, Emilio Arenas inaugura un piccolo ristorante chiamandolo El Capitan. La sua morte accidentale costringe le sue tre figlie Victoria, Mona e Luz e sua moglie Remedios a lasciare Malaga e a stabilirsi all’ombra della Statua della Libertà. Esse si lanciano in un’avventura che cambierà le loro esistenze e metterà a dura prova la loro capacità di integrarsi in una realtà così diversa da quella lasciata. Indomite e coraggiose saranno spinte dal desiderio costante di trasformare in realtà il sogno di una vita migliore.
Maria Dueñas ci dona con questo romanzo uno splendido affresco della comunità spagnola nella New York degli anni ‘30 ed una storia potente ,fatta di coraggio e determinazione dove le figure femminili prendono il sopravvento non solo perché protagoniste della vicenda ma perché indomite, appassionate, votate al riscatto in un clima ostile e nemico.
Remedios, la madre dolente e attaccata alle tradizioni, Victoria la primogenita dolce e umile, Mona audace e coraggiosa e la più piccola Luz sognatrice e candida rappresentano la trama e l’ordito di un romanzo al femminile che svela la forza della sorellanza.
Accanto a loro compaiono numerosi personaggi sempre descritti in modo chiaro, efficace e funzionale alla storia e che esaltano la bellezza ed il coraggio delle tre sorelle Arenas.
Ricordiamo il Conte di Covadonga, realmente esistito, il fedele Fidel, Luciano Barona e suo figlio Chano, Tony e Suor Lito, una suora fuori dagli schemi. Anche i luoghi vengono descritti in modo straordinario ,frutto di una ricerca appassionata e documentata. L’intreccio del romanzo è articolato e coinvolgente e la scrittura fluida ed accattivante.La narrazione è perfetta nei tempi e nei modi e con questo romanzo Maria Dueñas conferma le doti di grande scrittrice.
Noi di Mydreams per invogliarvi alla lettura vi trascriviamo poche righe della pagina iniziale: «Erano ancora vestite di nero dalla testa ai piedi: scarpe, calze, veli e cappotti. Dietro di loro un gruppetto di vicine, forse pensavano che non fosse il caso di lasciarle sole. Una mise una caffettiera sul fuoco, un’altra posò sul tavolo una scatola di biscotti; tra mormorii e parole sommesse, si assieparono in cucina. Fecero sedere la madre spingendola per le spalle, lei le lasciò fare. Victoria tirò fuori dall’armadio alcune tazze spaiate, Mona si tolse il cappello che le avevano prestato, Luz si appoggiò al bordo del lavandino senza smettere di piangere. Avevano appena detto addio al padre…».