Alla Casa della Musica lo scorso sabato 30 aprile è stata la prima volta per i Fast Animals and Slow Kids a Napoli con il loro “È Già Domani Tour”. Ad aprire il live sono stati i beneventani I Botanici, che hanno presentato anche il loro ultimo singolo, Diverso – Uguale.
Dopo dieci anni i FASK portano in vita il loro ultimo album sul grande palco napoletano, senza perdere nessuna delle loro affascinanti eccentricità, artisti per metà seri, per metà gioiosi e migliori amici dallo spirito libero.
Lo spettacolo dei FASK si apre con l’intro della canzone che dà titolo all’album e al tour, È già domani, almeno dal vivo, prosperano in un modo che confonde le aspettative della critica, visto che li accusano che le canzoni dell’ultimo album ruotano verso il pop, ma sempre alla ricerca di una rinnovata rilevanza, con risultati melodiosi e sintetiche ostentazioni post-punk canalizzando suoni patinati anni ’80.
«Ci stiamo riabituando a fare concerti – racconta Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni) e combattiamo sul voler fare meglio, di essere bravi e dall’altra parte ci caghiamo sotto e potrebbero capitare una serie di errori durante il live. Questo accade molto spesso anche nelle nostre vite e ne abbiamo scritto una canzone in cui diciamo che, almeno uno di questi errori, potrebbe essere perdonabile», così presenta il brano Dritto al cuore dal quinto fortunatissimo album Animali notturni.
Divertimento esplosivo, musica stimolante e contagiosa. Il loro ultimo album È già domani è di gran lunga il loro miglior lavoro e l’esempio perfetto di come combinare correttamente il rock della chitarra guidato dall’attitudine con la sensibilità Pop.
Poi arriva Lago ad alta quota e il cantante racconta una sua esperienza personale: «In quest’ultimo album c’è una canzone tristissima, veramente dolorosa per noi. In realtà, però, porta dentro di sé un messaggio speranzoso, al quale noi ci aggrappiamo quando siamo un po’ giù. Un giorno eravamo io e Daniele Ghiandoni (tastiere, chitarra) e stavamo camminando su questa montagna e volevamo arrivare in cima per andare a vedere un lago altissimo, bellissimo, super azzurro e questo lago dura un mese. Lì per lì ero triste, le cose belle durano poco, questo è il senso dell’intera canzone, non ce ne frega niente che duri poco, bisogna prendere la bellezza quando arriva e tenerla dentro al cuore per sempre».
Immancabile lo stage diving (tuffo dal palco) del frontman Aimone che si è inoltrato in un pericoloso crowd surfing (surf sulla flla), trasportato di mano in mano tra la folla, fino poi a scendere e andare tranquillamente al bar con un fan che li ha offerto da bere, per poi ritornare con molta nonchalance sul palco.
I FASK, Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (Chitarre), hanno iniziato a costruire il loro pubblico alla vecchia maniera, mettendosi in viaggio, facendo tournée, promuovendo album con concerti in tutto il paese, che li ha catapultati a livelli vertiginosi, portandoli in cima alle classifiche degli album. Le loro performance con fendenti chitarre elettriche dimostrano che, nonostante sia un appuntamento fisso nella scena indie da oltre dieci anni, i FASK non hanno perso la loro capacità di divertirsi e divertire attraverso la musica. Senza regole. Musica cruda, senza trigger
“È Già Domani Tour” proseguirà oggi a ROMA e si chiuderà il 6 maggio a MILANO dove anche lo show del Fabrique ha fatto registrare il tutto esaurito.
È già domani
Vita sperduta
Come un animale
Annabelle
Dritto al cuore
Lago ad alta quota
Canzoni tristi
Stupida canzone
Rave
Fratello mio
Coperta
Come reagire al presente
Forse non è la felicità
Senza deluderti
Animali notturni
Cosa ci direbbe
Non potrei mai
A cosa ci serve