“L’eternità di un’Anima” è il titolo del nuovo romanzo della giornalista e scrittrice Rosaria Pannico. Il prossimo 3 maggio, alle ore 18.30, presso la Biblioteca di Villa Bruno di San Giorgio a Cremano (Napoli) verrà presentata la nuova opera narrativa, in presenza della scrittrice, del critico letterario Emilio de Roma, dell’Editore cav. Giuseppe Barra (Presidente del Centro Culturale Studi Storici), della voce narrante Benito Gaudino Raimo (Presidente Attori per la Vita). L’evento sarà coordinato da Filomena Domini (redattrice de “Il Saggio”).
“L’eternità di un’Anima” di Rosaria Pannico è un romanzo che vuole essere un invito ad un esame interiore finalizzato ad una ‘nuova rinascita’ che possa far guardare il mondo con occhi diversi.
Al centro della storia troviamo “Anima” che leggera come un soffio di vento fresco e trasparente, non conosce tentazioni e piaceri terreni che appartengono ad un corpo umano. Accade però che decide di intraprendere la più incredibile avventura di tutta la sua esistenza: assumere sembianze umane, per mettere alla prova la sua purezza, confrontandosi con i bisogni umani, le sofferenze e le tentazioni della carne. “Anima”, da creatura umana, non è altro che la somma di tutto ciò che compie sulla terra nel bene e nel male: è il risultato di tutto ciò che le si è visto fare e che le è stato fatto. È una creatura vivente le cui azioni si misurano ed entrano in relazione con i comportamenti dei suoi simili, in una rete fittissima di azioni e reazioni, che insieme tessono la stretta trama di una strana società costruita sull’evoluzione e sull’intelligenza umana. Esse sono azioni poste in essere con intenzioni buone oppure cattive le cui conseguenze non sono sempre prevedibili a priori.
L’eternità di un’Anima segna il tuo ritorno alla scrittura dopo “Terra di un nuovo mondo”. Cosa ti ha spinto a scrivere questo nuovo romanzo?
«Si tratta di un romanzo molto diverso dal primo che narrava di alieni robot e fine del mondo e che vuole essere un invito a rispettare l’ambiente e la terra. L’eternità di un’Anima, invece parla di amore e vuole essere un invito ad un esame coscienza finalizzato ad una ‘nuova rinascita’ che possa far guardare il mondo con occhi diversi».
Qual è la chiave di lettura per avvicinarsi a questo tuo nuovo lavoro?
«Sicuramente la consapevolezza che la vita duri quanto basta per poter fare giusto l’esperienza terrena che occorre alla nostra anima per evolversi».
Come e quando è nata l’idea?
«L’idea è nata come reazione positiva per vincere tutto il dolore e le negatività di questo ultimo periodo: in particolare per esorcizzare la paura di una malattia contagiosa che ci ha riportato a fare i conti con la morte, vista ora come una realtà altamente probabile. Questi pensieri e queste emozioni mi hanno spinto a scrivere un romanzo che invece porti a riflettere sulla fine della vita e su come a volte si sprechi l’esistenza terrena facendo del male al prossimo».
Come nasce il personaggio Anima?
“Anima” rappresenta ciascuno di noi, che facendo i conti con le tentazioni ed i bisogni della carne, compiere gesti egoistici e profondamente cattivi, che non portano nessuna luce dopo la morte del corpo, ma solo una terribile oscurità. Tutti, però, possiamo riscattarci da questa condizione di buio e riconquistare la luce perduta compiendo azioni e gesti di profondo altruismo ed amore verso il prossimo».
Ti sei ispirata a qualcosa o qualcuno in particolare?
«Mi sono ispirata alle persone buone che si incontrano nella vita e ai piccoli gesti di altruismo e solidarietà che mi è capitato di ricevere gratuitamente e con amore ma anche di porre in essere a mia volta. C’è troppa cattiveria oggi al mondo e tutti abbiamo un forte bisogno di un’inversione di tendenza».
Anima che non conosce tentazioni e piaceri terreni deciderà di assumere sembianze umane, per mettere alla prova la sua purezza. A quel punto cosa succederà?
«Quello che succede un po’ a ciascuno di noi, ossia, la necessità scegliere per il bene o per il male. Quindi succederà che Anima scoprirà la potenza e l’importanza del “Libero Arbitrio”».
C’è un massaggio in particolare che vuole divulgare attraverso questo romanzo?
«Si, l’invito ad un esame interiore che possa far fiorire in ciascuno di noi la voglia di essere persone migliori, più buone e solidari verso il prossimo».