Il Teatro Comunale Carlo Gesualdo di Avellino ha ospitato per una sola serata Luca Argentero con il suo spettacolo dal titolo: É questa la vita che sognavo da bambino? scritto dallo stesso Argentero con Gianni Corsi ed Edoardo Leo per la regia di Edoardo Leo e le musiche di Davide Cavuti.
Il noto attore torinese, classe 1978, reduce dal successo televisivo di DOC -Nelle tue mani ha raccontato la storia di tre grandi personaggi dalle vite straordinarie, accomunati dalla passione per le sfide impossibili: Luisin Malabrocca, Alberto Tomba,Walter Bonatti. Il primo, il meno famoso dei tre, è il ciclista che ha inventato la maglia nera negli anni memorabili delle sfide tra Bartali e Coppi. Si accorse per caso che arrivare ultimo non solo faceva simpatia ma gli procurava premi in natura quali :verdure fresche, agnellini vivi, salumi, formaggi e prosciutti e persino qualche soldo che sua moglie la Ninfa ,un donnone dai modi spicci certamente non avrebbe rifiutato.
Alberto Tomba, il grande campione di sci, riuscì a far sospendere il Festival di Sanremo del 1988 per assistere ad una sua gara per la Coppa del Mondo. Con le arie da guascone impenitente e l’ aggressività sulle piste si guadagnò l’ appellativo di Tomba la bomba”.
Walter Bonatti, alpinista impavido e spericolato ,attese per oltre 50 anni il riconoscimento dovuto per essere arrivato primo alla conquista del K2.
Ecco come lo stesso Luca Argentero racconta: «Lo spettacolo cerca di rispondere alla domanda del titolo. Invece di farlo raccontando me, abbiamo provato a farlo attraverso il racconti di tre vite straordinarie che mi hanno ispirato e aiutato a crescere. Ognuna racconta un pezzo di me e di come ho imparato ad affrontare la vita, le difficoltà, gli insuccessi, le cadute. Un viaggio attraverso la storia del nostro Paese e una fotografia del passato più recente, di come siamo e di come eravamo e qualche ipotesi su cosa stiamo diventando. Edoardo Leo, che ha curato il testo e la regia, mi ha guidato in questo tentativo di portare al pubblico un teatro fatto di parola e racconto, di suggestione e di atmosfera».
All’aprirsi del sipario Luca Argentero è stato investito da un’onda di affetto da parte del pubblico costituito per la maggior parte da donne, l’altra metà del cielo, che per tutta la durata dello spettacolo non ha smesso di applaudire. Al termine della rappresentazione il Teatro è letteralmente esploso e l’attore ha detto di aver ricevuto molti regali dalle sue fan: un cane blu, un quadro con un suo ritratto, dolci, fiori, peluches…
Ecco le prossime date:
31 marzo L’Aquila Teatro Comunale
1 aprile Montorio al Vomano(TE) Cineteatro Conunale Tonino Valeri
2 aprile Chieti Teatro Marruccino
3 aprile Frosinone Teatro Comunale Nestor