Il 5 marzo scorso Pier Paolo Pasolini avrebbe compiuto 100 anni essendo nato nel 1922 a Bologna. Numerose sono state le iniziative che lo hanno ricordato e, in particolare, noi di Mydreams vogliamo segnalare il bel libro scritto da Dacia Maraini dal titolo Caro Pier Paolo (pag. 206, Ed. Neri Pozza, Collana Bloom) assecondando poi il desiderio di Roberto Cotroneo con queste riflessioni: «In un primo momento non volevo aprire la scatola segreta dei nostri comuni ricordi, per la paura di vederli svanire, ma anche per il pudore di esporli al pubblico. Ma quando per l’ennesima volta sei venuto a trovarmi in un sogno inaspettato, e non sono riuscita a rivolgerti una parola per il tuo improvviso svanire, mi sono detta: potrò parlargli senza l’ansia della fuga». (pag.13)
Con il garbo e la chiarezza narrativa di sempre, la scrittrice toscana, candidata più volte al Nobel per la letteratura, intavola una fitta corrispondenza con il suo amico scrittore e poeta restituendo alla memoria un Pasolini vivo e vitale, profondo e solitario, profeta e viaggiatore.
Ovviamente le lettere non sono datate perché non c’è un tempo che possa scandire i ricordi di tante giornate vissute insieme, di tanti viaggi compiuti soprattutto in Africa, di tante esperienze e collaborazioni che hanno segnato la loro vita.
Molte lettere sono ispirate dai sogni che si manifestano con una chiarezza e una sorprendente vivacità che spinge al confronto tra la scrittrice e Pasolini su temi di ampio respiro, spesso oggetto delle loro conversazioni: la condizione femminile, l’aborto, l’importanza degli affetti familiari e dell’amicizia, l’omosessualità, l’odio verso la borghesia becera ,le considerazioni politiche su quegli anni duri e difficili del dopoguerra e dei primi anni’70 e soprattutto i tanti i viaggi intrapresi insieme spesso in compagnia di Moravia , all’epoca compagno della Maraini. Ma ciò che ispira profondamente la scrittrice è il mistero sospeso ed ancora irrisolto della morte di Pasolini al pari di quella di un Caravaggio o di un Marlowe.
Tutte le lettere contengono affetto, struggimento, nostalgia. E accanto a Pasolini si stagliano altre figure, tutte significative per comprendere al meglio la personalità e gli scritti di questo autore che è diventato nel tempo caro alle nuove generazioni. Si parla infatti di Susanna Colussi, la dolce e al tempo stesso severa madre di Pasolini, di sua cugina Graziella Cerami, di Laura Betti, di Maria Callas, di Elsa Morante, di Ninetto Davoli, dei fratelli Citti. E poi troviamo la descrizione che Oriana Fallaci dà di Pasolini (pag.127), alcuni stralci del discorso fatto da Alberto Moravia ai funerali dell’amico e la trascrizione di numerosi versi delle sue poesie così struggenti ed ermetiche, una su tutte quella dedicata alla madre: «Ho un’infinita fame /d’amore, dell’amore di corpi senza anima./Perchè l’anima è in te, sei tu, ma tu/sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù…».
Per Dacia Maraini non c’è nulla nella tua vita che non suggerisca un’inquietante bellezza e noi ci permettiamo di aggiungere: “un infinito dolore…”
«Caro Pier Paolo, ho in mente una bellissima fotografia di te, solitario come al solito, che cammini, no forse corri, sui dossi di Sabaudia, con il vento che ti fa svolazzare un cappotto leggero sulle gambe. Il volto serio, pensoso, gli occhi accesi. Il tuo corpo esprimeva qualcosa di risoluto e di doloroso. Eri tu, in tutta la tua terribile solitudine e profondità di pensiero. Ecco io ti immagino ora così, in corsa sulle dune di un cielo che non ti è più ostile».
Noi di Mydreams invece vogliamo ricordare Pasolini e la sua amica Maraini come appaiono nella foto che fa da copertina al libro, scattata in Africa nel 1968 sul set del documentario Appunti per un’ Orestiade africana. «L’ aria in Africa ha un significato ignoto in Europa, pieno di apparizioni e miraggi, è in un certo senso il vero palcoscenico di ogni evento» (Karen Blixen). Nella foto Pier Paolo Pasolini e Dacia Maraini sono entrambi giovani e i loro occhi sono protetti da occhiali scuri come tutti quelli che osano guardare il Sole…