Il duo comico Gigi & Ross debutta al Teatro Diana con la commedia del grande commediografo e sceneggiatore newyorkese Neil Simon dal titolo Andy e Norman che ebbe grande successo al Plymouth Theatre Broadway nel 1966 con ben 261 repliche. (Per dovere di cronaca è giusto ricordare gli interpreti: Anthony Perkins nella parte di Andy, Richard Benjamin in quella di Norman e Connie Stevens nel ruolo di Sophie).
La commedia presentata al Diana per la regia di Alessandro Benvenuti del quale ricordiamo la versione del 1986 con il duo Zuzzurro e Gaspare, ovvero Andrea Brambilla e Nino Formicola e Doris von Thury, vede la partecipazione di Arianna Di Stefano nel ruolo di Sophie.
La vicenda, ambientata nella città di San Francisco degli anni ‘60, si snoda attorno a due scapoli impenitenti che dividono lo stesso appartamento in un precario equilibrio non solo per i loro caratteri diversi ma per l’irruzione improvvisa di una giovane e procace ragazza che da poco si è trasferita nell’abitazione accanto. Entrambi si innamoreranno di lei e questo metterà in discussione la loro amicizia.
Ecco come il regista Alessandro Benvenuti si esprime sulla commedia: «Andy e Norman è una storia di amicizia fra due uomini prima e poi fra i due uomini di prima e una donna all’improvviso…Ma è anche la storia d’amore in tempi simultanei degli stessi due uomini verso la medesima improvvisa donna. Amore perché ci si può innamorare anche solo dell’amore in sé e farsi da esso sbatacchiare emotivamente o amore come sentimento di completo trasporto tenuto ben nascosto verso una lei o un lui precisi perché…capita che dal nulla, a volte, il caso faccia scaturire una scintilla di vita fra un lui e una lei o viceversa. Se vi sembra che il concetto sia un po’ ripetitivo abbia qualche nota surreale sì, è così ma la sensazione è dovuta dal fatto che i tre personaggi di cui vi parlo sono strambi e surreali. O se vi sembra che la storia sia solo tutta qui…allora vi chiederei l’atto di fiducia di farvela raccontare perché c’è modo e modo di narrare una storia semplice e quello che abbiamo scelto noi è pieno di stravaganze e di piccole inattese epifanie. Da sempre mi piace, nel dirigere colleghi attori, cogliere attraverso il loro talento le malattie curiose della natura umana. Il genere comico è un ottimo modo di raccontare le nostre imperfezioni. Regaliamo al pubblico uno specchio elegante e lindo dentro il quale, se non guardarci ,almeno sorvegliare le nostre febbricitanti, piccole, indifese anime».
Sin dalle prime battute si nota una grande complicità tra i tre attori che sfoggiano sapientemente le loro capacità attoriali e di padronanza della scena. Soprattutto Gigi e Ross riescono con grande maestria a recitare in modo brillante per tutta la durata dello spettacolo dando spessore ai dialoghi serrati e ritmati della commedia. A loro si aggiunge Arianna Di Stefano che dimostra di essere un’attrice versatile e spigliata.
Lo spettacolo è da vedere, assolutamente, non solo per trascorrere due ore divertenti con tre bravi attori ma per riflettere sull’amore, l’amicizia, le paure e le nevrosi di noi comuni mortali .
Anche questa volta il testo di Neil Simon è avvincente e per nulla datato.
Alla prima sinceri e meritati applausi.