La secolare tradizione dei tamburi giapponesi in uno spettacolo musicale di grande fascione e suggestione
Dopo l’apertura affidata alla world music degli italo-argentini SuRelistas al festival Vo’ on the Folks arriva il collettivo KyoShinDo, sabato 19 marzo alle ore 21 alla Sala della Comunità di Brendola (Vicenza).
Il gruppo di percussionisti Taiko (太鼓) – tamburi giapponesi – nato nel 2004 è impegnati nello studio delle arti tradizionali nipponiche. I Kyoshindo sono cresciuti con gli insegnamenti di speciali Sensei (maestri) come Kurumaya Masaaki (rappresentante dello stile tradizionale Mitsuuchi, tipico della regione Hokuriku in Giappone) e del compositore Joji Hirota. Ma anche dell’inglese Liz Walters, di Gushiken Tsukasa (Ryujin Densetsu, Okinawa), Koji Nakamura (Shumei Daiko) e Marco Lienhard (Taikoza).
Affascinati dalla cultura e studiosi delle arti tradizionali giapponesi, i membri del KyoShinDo vivono e praticano lo studio del Taiko presso il KyoShinDo Taiko Dojo situato sulle alture dell’Appennino ligure. L’ensemble è composto da Mirco Taddei, Chiara Parisi, Giustino Caiazzo, Laura Bertolino, Stefano Parisi e Chiara Berattino. Al Vo’ on the Folks presentano “Taiko Do – Echo of the Soul”, il loro lavoro discografico del 2020, prodotto da Joji Hirota.
Il Taiko è musica da ascoltare, da guardare e da vivere: i tamburi vengono suonati con la dinamicità e il rigore tipici delle arti orientali. Il gesto, il movimento del corpo, crea bellezza ed equilibrio all’interno della parte ritmica ed è parte integrante dello spettacolo.
I tamburi taiko sono realizzati a mano, creati artigianalmente. Ogni particolare è attentamente studiato e contribuisce alla creazione di un suono unico e irripetibile. I taiko del KyoShinDo sono interamente realizzati dai suoi membri, grazie ai preziosi consigli del maestro tamburaio Hatamoto Tooru da Tokyo.
La XXVI edizione di Vo’ on the Folks, festival diretto da Paolo Sgevano, si concluderà sabato 2 aprile con l’Irish music di Mortimer Mc Grave, pionieri del rock celtico demenziale.