Eccolo il primo lavoro della crew Vero x Vero a cui vertici troviamo Davide Sanfratello e Federico Dipasquale ovvero i Santo e Stone. Giovanissimi ma anche ampiamente contaminati di scena rap metropolitana che qui ritroviamo chiusa in un disco che devia in modo interessante anche verso altre direzioni, dal pop al rock che in alcuni momenti non si vieta anche sfumature grunge. Si intitola “Cronico”, lavoro interessante anche ben curato dentro il comparto video che ovviamente troviamo in rete. Un lavoro che sposa a pieno la scuola moderna ma che nella sua forse troppo timida ricerca tradisce il bisogno di quella verità che avevamo fin dentro gli anni ’90. Un prima prova davvero incoraggiante che quindi lascia ben sperare per il futuro.
La musica diventa anche glamour. Ora non ci basta soltanto il suono ma anche appagare lo sguardo. Cosa ne pensate e come la vostra musica ne tiene conto… se ne tiene conto ovviamente…?
Viviamo in un momento generazionale dove la musica per il 60% viene guardata, e per il 40% ascoltata. Ovviamente si tiene conto del fatto che le persone siano attirate ad osservarci sui social oltre che ascoltare la nostra musica, noi stiamo cercando di dare la migliore visione di noi stessi a livello artistico, cerchiamo di trasmettere l’importanza che noi diamo al nostro lavoro a chi ci guarda.
Questo rimando ad “American Beauty”? L’amore cronico, malato in qualche modo, ma anche romantico… ma io mi riferisco alle rose, all’estetica, alla protagonista un po’ donna e un po’ bambina… e stiamo parlando del singolo “Caramelle gommose” ovviamente…
Abbiamo cercato di rappresentare con un video, quello che diciamo con le parole all’interno della canzone. Si tratta di un amore perso ma che non lascia spazio a tristezza e ossessione, bensì funge da fondamenta per costruire un nuovo inizio e quindi una ricerca di se stessi.
Ecco parliamo di cronicità. Per voi cosa significa? Quanto c’è di biografico in tutto questo?
Ogni testo parla di noi, delle nostre esperienze e di quello che viviamo. Non riusciamo a scrivere qualcosa che non abbiamo vissuto o provato. La cronicità è in qualsiasi azione che svogliamo tutti i giorni, si va a lavoro perchè si vogliono più soldi, si da amore perchè si vuole ricevere, si vive perchè si pensa al proprio futuro. Tutto è cronico, compreso il tempo che fa parte delle nostre vite.
Nel tempo di oggi l’elettronica vince sempre. Se non ci fosse… il vostro suono, la vostra forma canzone, esisterebbe? Come sarebbe? Voi che tra l’altro usate molti suoni acustici…
A noi piace molto l’uso di suoni acustici nei nostri brani, riprendono una corrente musicale che come hai detto bene viene oscurata in questi anni dal sopravvento dell’elettronica. I miei primi testi sono nati senza arrangiamenti, ho iniziato a scrivere per amor della scrittura, la musica si è aggiunta dopo. La sua forma nel corso degli anni si è evoluta e si evolverà ancora, ma finché avremo da raccontare, troveremo il modo di farlo.