Fino al 10 marzo 2022 sarà possibile visitare, presso la Danielle Arnaud Gallery di Londra, la mostra “Confined Objects”, con utensili che diventano espressione delle ansie domestiche durante il tempo della pandemia, raccontate attraverso 300 disegni dell’artista Antonio Riello.
La mostra, curata dall’anglo-turca Huma Kabakci (direttrice di Open Space Contemporary, importante piattaforma no profit del panorama artistico londinese), muove dall’esperienza maturata durante i primi mesi di lockdown, nel marzo 2020, che si è trasformata in un’opera di ossessiva classificazione. Riello si è immaginato come un esploratore britannico (un po’ Robinson Crusoe e un po’ Charles Darwin) che finisce su un isola sconosciuta ed inizia a scoprirla ritraendo flora, fauna e geologia. Il risultato, come spiega lo stesso artista, è ‘un dizionario enciclopedico di quello che si trova nella cucina di una famiglia della tarda-modernità: la tradizione mischiata con le emergenze e le mode gastronomiche’.
Realizzati grazie all’utilizzo di una biro blu, usata per la prima volta nell’arte contemporanea dal mitico Alighiero Boetti, questi disegni danno vita a una sorta di tormentato reportage di quello che si potrebbe chiamare il “paesaggio della cucina”, intesa come luogo antropologico prima che come laboratorio culinario poi. Le opere propongono dunque una visione disturbata del confinamento e della pressione psicologica prodotta dalla pandemia.