É online il video di “Il ricordo dell’estate” estratto dal suo ultimo album “Mentre fuori arrivano i lupi”
Dal 22 settembre è online il video di Il ricordo dell’estate, il nuovo singolo del cantautore tarantino Emanuele Barbati, estratto dal suo ultimo album Mentre fuori arrivano i lupi. Il brano «è la storia di un amore nato sulle spiagge a luglio e che va via alla prima mareggiata settembrina. La sensazione è che l’amore sia un seme portato dal vento di maestrale che tornerà a fiorire alla fine delle mareggiate, quando ci si incontrerà per una nuova estate», come ci ha spiegato l’autore da noi intervistato.
Mentre fuori arrivano i lupi è l’ultimo album di inediti che vanta una partnership con il WWF Italia per sostenere il progetto SOS Natura d’Italia per la salvaguardia del lupo e contiene il brano Libera finalizzato ad aiutare il progetto AMREF per il diritto allo studio delle donne in Sudan e l’Associazione Alzaia che si occupa di prevenzione alla violenza di genere nella città di Taranto.
Ecco la tracklist dell’album: Mentre fuori arrivano i lupi, Tutto o niente, Loto, Il ricordo dell’estate, Spine e rose, Chi manda le onde (feat. Kaufman), Blu, Ninna nanna per una universitaria, Libera, Aprile (dell’anima mia), Un’altra volta.
I testi e le musiche sono stati scritti dallo stesso Emanuele Barbati per l’etichetta discografica luovo di iCompany .
In questo album l’autore sperimenta diversi generi musicali che vanno dal cantautorato classico allo shoegaze, passando per le sonorità alternative del rock a quelle elettro-pop, caratteristiche della musica attuale.
Come anticipato, noi di Maydreams abbiamo avuto il piacere di intervistare Emanuele Barbati.
Dopo sei anni da Sfumature, ecco finalmente per la gioia dei tuoi numerosi fan, un nuovo album di inediti dal titolo Mentre fuori arrivano i lupi. È stato complesso scrivere le 11 tracce che lo compongono?
«Scriverlo non è stato complesso, anzi è stato un lungo viaggio di cui le canzoni segnano le tappe. È stato complesso decidere con il mio staff di uscire con un disco in un periodo in cui tutti i servizi streaming puntano esclusivamente sui singoli».
Puoi spiegarci meglio chi sono e cosa rappresentano per te i lupi?
«Ho fatto un lavoro inverso: mentre nella cultura popolare i lupi sono considerati un pericolo, animali cattivi che si muovono nel buio, la zoologia ha scientificamente provato che sono schivi, non amano l’incontro con l’uomo ed hanno un profondo attaccamento alla famiglia che viene definita branco. Ho pensato che molto spesso mi sono fidato dei cacciatori che, nella metafora, sono per me coloro che ho incontrato nel mondo della musica, gente arrivista ed esclusivamente concentrata su se stessa. Se dovessi scegliere tra loro e i lupi non avrei alcuna difficoltà a scegliere i secondi».
L’album sostiene il WWF e le Associazioni AMREF e ALZAIA. Quali sono le motivazioni profonde che ti spingono ad impegnarti in difesa dei diritti umani ed ambientali?
«Credo che chiunque possa godere di un microfono e di un pubblico, grande o piccolo che sia , abbia il dovere di essere voce di chi non ne ha. Anche quando scrivi canzoni d’amore puoi convogliare dei messaggi importanti quali i diritti umani e ambientali».
C’è un brano dell’album al quale ti senti particolarmente legato e perché?
«Il brano Mentre fuori arrivano i lupi che per me è stato come uno spartiacque: mi indica precisamente dove voglio andare e con chi».
Hai aperto i live di Levante, Max Gazzè, Clementino, Subsonica,Nek, Tre allegri ragazzi morti, Caparezza. Quali sono i ricordi più belli di queste esperienze?
«Tutti questi artisti hanno mostrato una grande professionalità ma anche tanta umiltà. Gazzè e Nek sono venuti entrambi nel mio camerino a chiedermi se andasse tutto bene».
Che influenza ha avuto sulla tua musica la tua origine tarantina?
«Dal punto di vista prettamente stilistico non molto, sui temi sicuramente moltissimo. Taranto e il territorio tarantino sono costantemente in guerra a causa delle fabbriche e dei gruppi di potere che vorrebbero che quest’area diventasse una grande discarica, la più grande d’Europa. Provo molta rabbia ma questo non fa che rendermi ancora più affezionato alla mia terra».
Con quali artisti vorresti collaborare?
«Ce ne sono tantissimi, italiani e stranieri. Una su tutti Aurora».
Come pensi di promuovere il nuovo album?
«Spero possa esserci una capienza di pubblico nei posti al chiuso tale da permettere ai gestori di riprogrammare i live e che ovviamente si tuteli la salute di tutti. Mi auguro di promuovere il disco con un tour».