Dal 10 al 26 settembre 2021 si terrà la XXVI edizione di Ethnos, il festival internazionale di musica etnica, ideato e diretto da Gigi Di Luca. Il nuovo programma prevede nove giorni di musica e non solo – spazio anche a danza, teatro e cinema – in alcune tra le più celebri Ville Vesuviane che, in tre week end di fine estate, ospiteranno artisti italiani e internazionali, provenienti da Spagna, Portogallo, Francia, Albania e Haiti.
Tra gli ospiti attesi quest’anno: la nuova stella del jazz europeo Elina Duni, la regina del punky voodoo Moonlight Benjamin, le portoghesi Amara quartet in un inedito incontro con la cantante partenopea Monica Pinto, i Fratelli Mancuso, vincitori della Targa Tenco 2021 per il miglior album in dialetto, Birkin Tree e il progetto “A Sud di Bella Ciao” con Riccardo Tesi, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Alessio Lega, Nado Citarella, Maurizio Geri, Gigi Biolcati e Claudio Carboni. In programma anche lo spettacolo itinerante di danza contemporanea “Nobile Popolare” con Ashay Lombardo Arop e Maristella Martella con musica dal vivo di Lavinia Mancusi.
Ad inaugurare l’edizione 2021 di Ethnos – che si terrà in piena sicurezza e nel rispetto della normativa anti Covid vigente – sarà il gruppo Lingua Madre (Elsa Martin, il Duo Bottasso e Davide Ambrogio) protagonista di un inedito omaggio a Pier Paolo Pasolini. Una produzione originale del festival dal titolo “Un canto per Pasolini”, in scena a Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano (inizio ore 21, ingresso 5 euro).
Sempre a Villa Vannucchi l’11 e 12 settembre spazio alle nuove realtà artistiche italiane con le finali di Ethnos GenerAzioni, concorso rivolto agli under 35 (inizio ore 20, ingresso 5 euro). Sabato 11 tocca ai cinque finalisti della sezione musica e ai tre della sezione cinema. Domenica 12, invece, ai tre finalisti della sezione teatro e ai tre della sezione danza.
Sempre il 12 settembre, il parco sul mare di Villa Favorita a Ercolano accoglierà l’ensemble spagnolo Marala. Le tre cantanti maiorchine saranno protagoniste di un doppio concerto (ore 18 e 19.30 – ingresso 5 euro), con ascolto in cuffia, che condurrà gli spettatori in una suggestiva e coinvolgente esperienza sonora, grazie all’utilizzo del microfono binaurale.
«Ethnos – dichiara il direttore artistico, Gigi Di Luca – è un festival che vuole raccontare il tempo presente e che cerca con sguardo ottimista il futuro, con la consapevolezza di ciò che la tradizione ci ha donato. Tre sono le nuove produzioni originali volute e realizzate dal festival, la prima dedicata a Pasolini in vista del centenario della nascita che si celebra nel 2022. La seconda “Passion’e Saudade” dedicata all’incontro tra la il fado portoghese e la canzone classica napoletana: un progetto di collaborazione internazionale tutto al femminile con Amara Quartet e Monica Pinto. La terza “Nobile Popolare”, dedicata alla danza contemporanea che reinterpreta la cultura popolare e la sua nobile essenza».
Ethnos è una manifestazione artistico-culturale ideata per promuovere la conoscenza delle “culture e arti del mondo”. Nato nel 1995 con l’intento di recuperare le tradizioni popolari dell’area vesuviana, nel corso degli anni il festival ha allargato il suo raggio di azione, diventando uno dei maggiori appuntamenti dedicati alla world music in Italia.
La kermesse ha, inoltre, sviluppato progetti collaterali come Ethnos per le Scuole, il Premio Ethnos e più di recente Ethnos Italia – dialoghi musicali per un contagio popolare – realizzato in streaming lo scorso anno durante il lockdown.
Per assistere ai concerti della XXVI edizione di Ethnos è previsto un biglietto d’ingresso con prezzi popolari di 5 e 10 euro, che rispecchiano la volontà di un festival accessibile a tutti. L’accesso ai concerti è consentito agli spettatori in possesso del Green Pass o con il tampone negativo eseguito non oltre le 48 ore precedenti l’evento.
La XXVI edizione del festival, programmata e co-finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec e dal Mic – Ministero della Cultura, è organizzata da La Bazzarra, con il contributo dei comuni di San Giorgio a Cremano e Torre Annunziata e in collaborazione con i comuni di Ercolano, Portici, la Fondazione Ente per le Ville Vesuviane, la Banca di Credito Popolare e il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.