«Se dite di essere nati a Napoli, il mondo vi rispetterà» la mamma di Riccardo Muti
Oggi, 28 luglio il celebre direttore d’orchestra Riccardo Muti compie 80 anni, la maggior parte dei quali spesi per e con la musica…e che musica!
Domani è atteso al Quirinale per il G20 della Cultura e chi meglio di lui può rappresentarla nel mondo?
In numerose interviste rilasciate nel tempo Riccardo Muti ha sempre affermato che la vera funzione del direttore d’orchestra è quella di essere un tramite tra l’autore dell’opera e il pubblico. Il vero direttore d’orchestra deve essere un lettore attento, scrupoloso e fedele della partitura ricreando le armonie e le atmosfere dettate dai compositori senza stravolgimenti e senza aggiungere nulla di personale. Già da queste parole si intuisce il rigore delle sue esecuzioni che lo hanno reso, dopo Arturo Toscanini , il direttore d’orchestra più famoso al mondo in grado di attirare ai suoi concerti un pubblico vasto e formato da una nutrita componente di giovani.
Il Maestro li ama in modo particolare tanto da aver fondato nel 2004 l’Orchestra Giovani Luigi Cherubini che, rinnovandosi costantemente negli elementi che la compongono, consente alle giovani promesse della musica di affinare il proprio talento ed esibirsi nei teatri di tutto il mondo riscuotendo enorme successo.
Nato a Napoli nel quartiere Chiaia per volontà della madre, compie i suoi primi studi a Molfetta, città natale del padre Domenico ma si trasferisce di nuovo nella città partenopea per conseguire il diploma di pianoforte , con il massimo dei voti e la lode, presso il Conservatorio San Pietro a Maiella. Il suo esordio avviene nel 1967 al Teatro Coccia di Novara in qualità di direttore d’orchestra e dal quel momento non si contano più i teatri che lo hanno ospitato e le prestigiose orchestre dirette.
Il suo autore preferito è Giuseppe Verdi non solo perché espressione del suo temperamento passionale e sanguigno ma perché le sue partiture contengono specifiche e puntuali annotazioni sul come devono essere suonate e a margine, consigli e suggerimenti relativi all’allestimento delle sue stesse opere.
Per saperne di più sul grande direttore d’orchestra e l’uomo di cultura che tutto il mondo ci invidia, vi consigliamo di leggere la sua autobiografia intitolata Prima la musica, poi le parole , edita da Rizzoli nel 2010. Potete rivedere su Rai Play la lunga e bellissima intervista fattagli da Raffaella Carrà nel suo ultimo programma televisivo A raccontare comincia tu . Lontano dalle luci abbaglianti della ribalta e nell’intimità della sua splendida casa nel cuore di Ravenna, il celebre Maestro si apre per scoprire tratti inediti della sua personalità e straordinari aneddoti di una vita meravigliosa dedicata alla musica.