in scena gli attori Carlotta Proietti, Gianluigi Fogacci, Ermenegildo Marciante, Valentina Marziali, Raffaele Proietti
«Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso» Gigi Proietti
E prosegue con crescente successo il Campania Teatro Festival sotto la direzione artistica di Ruggero Cappuccio con Intramuros di Alexis Michalik che vede la partecipazione di: Carlotta Proietti, Gianluigi Fogacci, Ermenegildo Marciante, Valentina Marziali, Raffaele Proietti per la regia di Virginia Acqua.
Lo spettacolo debutta al Theatre de La Pèpinière, a Parigi nel settembre del 2017 con un cast di attori giovani e sconosciuti e registra un tutto esaurito ogni sera. Il passaparola è talmente potente che è ancora in scena nella capitale francese ed è stato rappresentato anche a Beirut e a Londra al Park Theatre. La versione italiana presentata al Bosco di Capodimonte, nella suggestiva cornice delle Praterie della Capraia, si avvale della traduzione di Virginia Acqua, scene di Fabiana Di Marco, costumi di Susanna Proietti, luci di Umile Vainieri e musiche di Fabio Abate.
Riccardo è un giovane regista cui viene proposto di tenere un laboratorio teatrale in un carcere . Prevede una forte partecipazione di detenuti ma se ne presentano soltanto due: Kevin e Angelo. Il primo ha una dolente storia familiare, il secondo trova conforto nella lettura delle Lettere dal carcere di Antonio Gramsci. Assistito dalla sua aiuto-regista nonché ex moglie e da un’assistente sociale, farà di tutto per portare a termine il suo compito che risulterà più arduo del previsto in quanto metterà a nudo la vita di ciascuno di loro.
Non è la prima volta che il rapporto carcere-teatro o carcere-cinema fanno capolino in uno spettacolo. Come non ricordare il film del 2012 Cesare deve morire dei fratelli Taviani o Mery per sempre del 1989 diretto da Marco Risi? Ma del primo Intramuros ne copia l’ambientazione e le esistenze frammentate e frammentarie dei protagonisti che questa volta non devono rappresentare nessun dramma shakespiriano, del secondo l’atmosfera di disperazione e di amarezza che sembra gravare su tutto e su tutti.
Intramuros affida a soli 5 attori la rappresentazione di ben 34 personaggi della vita reale che ognuno di loro fa rivivere nel proprio ricordo. Il testo è un groviglio di storie e di stati d’animo che si susseguono in un ritmo serrato e coinvolgente. Vengono dati in pasto allo spettatore una serie di indizi che apparentemente sembrano irrilevanti o scollati tra loro ma che necessitano di un’attenzione costante e di un’interpretazione attiva da parte di chi segue lo spettacolo per comprendere l’intricata vicenda.
Intramuros sa coniugare teatro, vita, storie, riflessioni sullo stesso fare teatro. Il palcoscenico a poco a poco diventa il posto più reale e più vero dove tutto può accadere e ci si commuove.
Il finale non è scontato e sorprende la bravura degli interpreti prima fra tutti Carlotta Proietti, per niente intimidita da un eventuale quanto impossibile ed irrealizzabile confronto. Le auguriamo di essere uscita per sempre da quel cono d’ombra che avvolge coloro che hanno genitori famosi ed ingombranti.
Un’ultima curiosità su Alexis Michalik : nel 2020 compare nel film Tolo Tolo di Checco Zalone nel ruolo di Alexandre Lemaitre.