Claudia Judith Nahum, in arte Baby K ha annunciato il suo nuovo album di hit e inediti Donna sulla Luna, in uscita oggi, venerdì 11 giugno.
L’atteso progetto discografico contiene le hit: Non mi basta più con la famosa influencer Chiara Ferragni (3 volte platino e 70 milioni di views su You Tube), Playa (2 volte platino e 62 milioni di views su You Tube), Buenos Aires (con oltre 12 milioni di views sempre su You Tube), Pa ti feat. Omar Montes. I seguenti brani completano la tracklist: Intro, Mohicani, Cuando te vi, Skit Samurai Jay, Skit Boro Boro, Dinero, Luna, Skit Tedua, Me gusta (feat. Tedua), Rosso amarena (feat. Gigi D’Alessio), Skit Giaime, Mia (feat. Giaime), Maglietta e jeans, Tornado, Skit Enzo Dong, Buenos Aires Remix (feat. Enzo Dong & Lele Blade).
Il fil rouge che lega i brani tra loro è probabilmente la storia della scalata al successo della cantante originaria di Singapore che vanta 1 disco di diamante (unica artista italiana ad averlo ottenuto nel 2015 grazie al singolo Roma-Bangkok realizzato insieme a Giusy Ferreri), 14 dischi di platino, 3 dischi d’oro ed inoltre l’unica cantante nostrana ad aver raggiunto il miliardo di visualizzazioni sul suo canale Youtube.
Baby K sulla copertina dell’album è ritratta come un astronauta in missione per puntare oltre le stelle e raggiungere la Luna con tutto il suo fascino. L’artista spiega la necessità di avere una destinazione, un punto di arrivo, nonostante i dubbi e le incertezze che la vita ci mette davanti.
Durante la conferenza stampa via streaming che noi di Mydreams abbiamo seguito, l’artista infatti ha detto: «Scegli la tua destinazione e il cammino che vuoi intraprendere per arrivare alla meta. Non importa se trovi ostacoli, dubbi, insidie perché il futuro è sempre incerto. Lascia alle tue spalle i giudizi negativi, le critiche e continua il tuo percorso con fiducia. L’importante è proprio questo: partire, camminare, macinare non fermarsi perché forse non c’è una sola meta da raggiungere ma un insieme di destinazioni. Ne sceglierai una ma potrai anche cambiarla finché un giorno ti ritroverai tra stelle sconosciute, nello spazio infinito. Ti ritroverai sola con il tuo coraggio, con la tua voglia di esplorare e sentirai netti e precisi i battiti del tuo cuore. E dove può arrivare una donna se punta alle stelle? Sulla Luna. Per quanto riguarda propriamente la genesi dell’album esso non nasce da esigenze autocelebrative. Mi rendo conto di aver raggiunto tanti traguardi con sacrificio e determinazione. Ho curato tutti gli aspetti di questo album. Ogni singola scelta è stata mia, dal progetto grafico ai video creando un mio team di autori e produttori che svolgono un lavoro artigianale che spesso non si conosce e non si valorizza. Spero che questo album vi piacerà perché io ne sono innamorata e ringrazio tutti, di cuore. Posso anche dirvi che il mio tour partirà nel 2022 ed ecco le prime date nel mese di aprile: 22 Firenze, 23 Padova, 29 Roma e 30 Milano. Spero che si aggiungano altre date. Incrociamo le dita».
Numerose le domande rivolte a Baby K .
Abbiamo scoperto che i testi di ben 13 brani che compongono l’album sono stati scritti da te. Complimenti!
«Grazie, ci tengo che la cosa si sappia ma non per ego. Ho collaborato con tanti artisti e si vince sempre quando c’è una squadra. Ho voluto mettere in primo piano la scrittura ma, ovviamente, amo anche scrivere delle melodie. Penso che la collaborazione fa uscire qualcosa di te che forse tu non conoscevi neppure».
Nell’album, dedicato alle donne, ci sono molti artisti made in Napoli e la cosa ci fa molto piacere.
«A mio avviso la musica non è vissuta con la libertà che essa merita. Anche il rap non associa volentieri le sue sonorità al mondo femminile. I rapper giocano con le donne, il sesso, la vita goliardica. Faccio questa premessa perché io sono partita dal rap e spesso la mia musica latina strizza l’occhio ai neomelodici. Sì, è vero, ci sono collaborazioni con tanti napoletani, in primis Gigi D’Alessio».
Come hai trascorso questo difficile periodo causa Covid?
«Anche io, come tutti ne ho sofferto e pensavo con nostalgia ai concerti dal vivo. Abbiamo voluto in un certo senso tutelare il pubblico, programmando per il 2022 in modo da far maturare anche il disco».
Il tuo percorso musicale si è evoluto. Cosa diresti alla Claudia di ieri?
«Ero una bambina molto sensibile e riflessiva. Alla Claudia direi di godere di tutti i momenti belli della vita senza avere paura. Quando inizi ti fidi delle persone che hanno più esperienza di te ma ora io, con le redini in mano, galoppo. Non puoi trattenere una persona, le faresti del male e comprometteresti la sua creatività».
Dopo la Luna quale potrebbe essere il tuo prossimo traguardo?
«Vedremo in quale direzione andrà il vento».
Featuring: quale ti ha più sorpreso?
«Le collaborazioni tra artisti non sono mai scontate. Tutte mi hanno sorpreso e soprattutto l’umiltà di Gigi D’Alessio che ha cantato una cosa scritta da me. Non ricordo chi ha detto: i grandi sono umili. Tutti hanno dato il massimo e li ringrazio».
Hai lasciato fuori dall’album qualche altro brano a cui tenevi particolarmente?
«Sì, purtroppo. Ho dovuto fare delle scelte perché forse alcuni brani non si sposavano con il resto del disco ma non li ho cestinati».
Spesso parli alle donne con la tua freschezza e leggerezza nella forma ma non nei contenuti. Cosa è la Luna per le donne? Quale messaggio vorresti dare a loro?
«Sono cresciuta e maturata tardi nel rapporto con me stessa a causa della mia sensibilità. Oggi mi sento serena e stabile proprio nel momento preciso in cui mi sono state date le redini ed operare delle scelte libere. Dico a tutte le donne di credere in se stesse e di andare avanti, sempre. La Luna poi è il simbolo per eccellenza della donna. È quasi il punto di arrivo perché la guardiamo dalla Terra».
Molti hanno copiato lo stile del brano Roma- Bangkok. Che dici in proposito?
«Mi sento coraggiosa e quasi un precursore di tendenze musicali. La cosa la prendo come un complimento. Ho sempre puntato su originalità ed innovazione. Vorrei però uscire da questa omologazione estiva. Il mio è un genere musicale che esiste tutto l’ anno».
Conta più l’idea iniziale o l’esperienza?
«Entrambe ed in uguale misura per l’evoluzione artistica e creativa. Vanno mano nella mano».
Il tuo percorso musicale è stato più difficile perché donna?
«Non so, forse un po’ si perchè devo tuttora impormi e uscire da alcuni stereotipi. Si fa ancora tanta fatica a riconoscere un’autonomia creativa alle donne. Capacità o immagine? Bellezza o talento? Basta con questi interrogativi nel 2021! Se ancora ci sono devono essere affrontati. I dischi li vendono più gli uomini perché penso che ci sia un sessismo anche tra le donne».
Il video di Pa ti è stato girato in Sardegna. Dove, precisamente e quale è il tuo rapporto con quest’isola?
«Due località in particolare: Cannelanu e S. Teodoro. Ho trascorso tante vacanze in Sardegna e ho tanti amici sardi. Mi piacerebbe prendere casa».
Cosa diresti ad un adolescente?
«Non è importante dove vuoi andare o cosa fare, l’importante è operare delle scelte con positività e consapevolezza. Bisognerebbe basarsi sulla meritocrazia e non sgomitare per una raccomandazione o per una scorciatoia. Entrambe le cose fanno malissimo».
Che consiglio daresti ad una donna-artista?
«Incoraggiare le donne, in genere, a sostenersi in modo concreto. Puntare sulla propria identità artistica facendo scelte consapevoli ed equilibrate».
Cosa ti è mancato in questo periodo? Quanto ha fatto per te la musica?
«Le mie nipotine a Roma, avere la libertà di fare un viaggio, la natura. Oggi ci riaffacciamo al mondo e dobbiamo farlo in modo inclusivo. La musica è stato il nostro supereroe! Dovevamo rimanere a casa e ci hanno intrattenuto molti artisti. Ricordo in particolare Alex Britti con le sue lezioni di chitarra rivolte soprattutto ai ragazzi. La musica va sempre oltre!».