Dal 16 aprile è disponibile su tutte le piattaforme streaming e in rotazione radiofonica il secondo brano inedito di Roccuzzo dal titolo Aspetterò domani (BIT Records).
Si tratta di un brano sentimentale e discreto dove la lontananza diventa una lente di ingrandimento del desiderio e della nostalgia per cui l’unica strada percorribile è l’attesa.
Giuseppe Roccuzzo, in arte Roccuzzo, siciliano di Giarratana, provincia di Ragusa, classe ‘96, trasferitosi per motivi di lavoro a Luino, al confine con la Svizzera, concorrente di X Factor nel 2020 con il brano Promettimi di Elisa, così spiega il suo nuovo singolo: «Questa pandemia ci ha tolto tanto, da diversi punti di vista. Per molte persone la casa è diventata una gabbia, soprattutto per chi non ha potuto vedere i propri affetti. Questo brano lo dedico a chi ha sofferto del distacco aspettando…domani».
Noi di Mydreams abbiamo partecipato via streaming alla conferenza stampa di presentazione ed auguriamo a Roccuzzo lo stesso successo del precedente brano inedito Ricomincio da qui che ha avuto larghi consensi di pubblico e critica. Di particolare rilievo la sua interpretazione del brano di Franco Battiato La cura . Con tutti e tre i brani è entrato nella Top 50 di iTunes ,nella Top 50 Viral di Spotify e sulla piattaforma Tik Tok.
Come vivi questo momento di grande popolarità sui social?
«Non me lo aspettavo perché spesso si tende a dimenticare. È bello pensare che ci siano tante persone che mi ricordano e mi sostengono anche in piena pandemia».
Tu sei partito dalla Sicilia e ti sei trasferito a Luino e lavori come cameriere.
«Si, ho continuato a lavorare come cameriere anzi, avevo paura di perdere questo lavoro. Sono un ragazzo semplice che non si è montato la testa e che ha saputo vivere questo momento di notorietà».
Cosa si prova ad essere tra i primi su Tik Tok o altre piattaforme?
«È stata ed è una grande sorpresa. Sapere che la mia interpretazione de La cura, in particolare, ha avuto tantissime visualizzazioni mi ha commosso. Questo brano necessita di molto tempo per essere capito e più volte riascoltato. Ora so che anche i giovani lo conoscono e lo amano. Questo mi riempie di orgoglio».
Cosa ti è rimasto della tua partecipazione ad X FACTOR?
«La voglia di fare e la positività. Sto lavorando molto su me stesso e sto crescendo come persona e come artista. Voglio continuare a fare musica e spero che al più presto si sblocchi la situazione per fare tanti live».
Ti sei mai sentito scoraggiato?
«Quando non ho potuto far vedere tutte le mie sfaccettature, in sole 3 puntate di cinque minuti ciascuna. I no tuttavia ti aiutano e ti spronano a fare di più e meglio».
Hai una voce stupenda, direi quasi femminile che può ricordare Facchinetti, i Bee Gees, Demis Roussos del gruppo musicale degli Aphrodite’s Child.
«Forse non tutti sanno che sulla corda vocale destra ho come due solchi che mi consentono di arrivare all’ottava femminile. Alcuni medici mi avevano detto che non avrei mai cantato, altri invece mi hanno detto che questo poteva rappresentare una marcia in più da utilizzare per la mia carriera artistica».
Quale colore preferisci e la tua anima artistica di che colore è?
«Amo l’azzurro, il colore del cielo. La mia anima artistica invece è piena di colori, come un arcobaleno».
Quale stagione preferisci e perché?
«Amo molto il periodo tra l’inverno e la primavera. Sono di temperamento malinconico e quelle atmosfere stagionali indefinite accentuano questo aspetto».
La tua storia sembra una storia di altri tempi. Credi nelle favole e nel domani?
«Non lo so se la mia storia posso considerarla una favola a lieto fine. Sto lavorando molto su me stesso, affinando le qualità che forse ho. Voglio vivere di musica e per la musica ma non so quando questo potrà succedere. La mia musica ha bisogno di tempo. Cerco sempre di prendere il bello delle cose e mi auguro che presto o tardi tutto si realizzerà. Sono pieno di speranza per il futuro».
Quale legame profondo ti lega a La cura di Battiato?
«Questo brano è uscito nel ‘96, anno della mia nascita. Sono cresciuto con questa canzone perché i miei genitori me la facevano sempre ascoltare. Doveva quindi essere inserita nel mio percorso musicale».
Il tuo nuovo singolo Aspetterò domani parla di attesa, di distanza, di nostalgia. Come hai vissuto questi mesi?
«È stato un periodo molto difficile e altalenante, come le onde del mare. Mi sentivo chiuso in casa, vissuta come una prigione. Tuttavia posso dire che è stato anche un periodo di profonde riflessioni e tutto sommato creativo».
Quale è la difficoltà più grande che intravedi all’orizzonte?
«La mia paura più grande è quella di abitare un mondo superficiale. La musica invece è arte, storia, racconto e, come ho già detto, ha bisogno di tempo».
La tua carriera musicale sarebbe esplosa senza i social?
«È innegabile che i social aiutino l’artista a farsi conoscere sempre di più ma io resto come sono, senza filtri».
Quanto ha influenzato su di te il giudizio degli altri? Hai studiato canto in passato?
«Certo il giudizio degli altri può influenzare un adolescente. La partecipazione a X Factor mi ha reso più forte e determinato. Non ho mai studiato canto ma ora credo che prenderò qualche lezione».
Quali progetti hai a breve scadenza? Ti vedi con un’orchestra, una band ?
«Tanti ma non posso dire ancora nulla. Non vedo l’ora di condividerli con voi e i miei fan. Ho tante idee e giuro, mi sto organizzando. Voglio sperare che ci sia un posto anche per me nel mondo della musica».
Il lago di Luino accresce la tua malinconia?
«Chi è nato in un posto di mare ne sente la mancanza ma se trovi una famiglia tutti i posti sono belli. Io sono a Luino con le mie sorelle e ci sosteniamo a vicenda. Ho imparato ad apprezzare la bellezza di questi luoghi e anche la montagna».
Con quali artisti vorresti collaborare?
«Elisa, Emma, Francesca Michielin “.
Quali artisti ti hanno ispirato e con chi vorresti duettare?
«Stranieri: Bruno Mars e Rihanna. Italiani: Elisa, Emma Pausini, Ferro, Michielin».
Chi ti ha influenzato?
«Devo ripetermi: Rihanna nel periodo adolescenziale, Bruno Mars la mia colonna portante per affinità vocale come mi è stato detto, Elisa e anche Arisa per il vissuto delle loro emozioni».
Qual è il tuo punto di forza?
«La vulnerabilità. Scoprirsi ma rimanere se stessi, la voglia di sentire le emozioni e di far emozionare toccando il cuore delle persone».
Stai iniziando ad abituarti all’affetto dei fan?
«Non voglio abituarmi e non mi abituerò mai. Sono onorato di tanta attenzione».
Cosa diresti a Giuseppe bambino?
«Di sognare».
Come ti vedi da qui a 20 anni?
«A cantare nei teatri perché penso che essi siano il luogo ideale per le mie canzoni».
Qual è il tuo rapporto con la Sicilia e quanto questa terra ti ha influenzato?
«Spero di tornare presto in Sicilia, ho un rapporto intimo con la mia terra e con la mia famiglia. I miei genitori dicono spesso: l’umiltà precede la gloria. Io sono rimasto un ragazzo semplice, con i piedi per terra. Le persone a volte mi riconoscono e mi fissano ma io sono contento di fare il mio lavoro di cameriere e ne vado orgoglioso e ho smesso di considerarlo un lavoro umiliante».