Il 5 marzo è uscito su Etichetta Mescal, distribuito da Sony Music, l’album Bugatti Cristian che contiene E invece si, il brano presentato alla 71 esima edizione del Festival di Sanremo e Meglio, impreziosito dal featuring dei Pinguini Tattici Nucleari. Insieme a loro Bugo ha cantato a Sanremo durante la serata delle cover con il brano Un’avventura, omaggiando il grande Lucio Battisti.
Ecco la tracklist del nono album dell’artista lombardo: E invece si, Come mi pare, Meglio (feat.Pinguini Tattici Nucleari), Quando impazzirò, Al paese, Mi manca (feat. Ermal Meta), Come si fa, Stupido eh?, Videogame, Sincero (feat.Morgan), Che ci vuole, Fuori dal mondo, Un alieno, O che cosa (N.B. I brani in neretto sono 5 inediti).
Il brano sanremese condensa tutte le esperienze che hanno segnato il percorso artistico di Bugo. Ognuno si può riconoscere nel testo della canzone perché a qualsiasi età, in qualsiasi momento, sempre e comunque non si possono lasciare andare i sogni: bisogna tenerli ben stretti e crederci!
“Voglio immaginarmi che non ho sbagliato e che Ringo Starr è il mio migliore amico, che lo abbiamo fatto e le è piaciuto. Si dice così. Voglio immaginarmi che anche un dittatore s’innamora, vomita e poi si commuove. Che davvero non ci avranno mai capiti E invece si E invece si …”
In contemporanea con l’invio alle radio di E invece si, è stato consegnato anche il video, realizzato da Francesco Lagi a Villa dei Quintili, all’interno del Parco Archeologico dell’Appia Antica.
Noi di Mydreams abbiamo seguito in streaming la conferenza stampa di presentazione.
Come mai hai inserito nell’album il brano Sincero cantato con Morgan?
«La canzone è bellissima e artisticamente parlando valida. Non vedo per quale ragione non avrei dovuta inserirla nell’album».
Come si inseriscono questi 5 inediti nell’album, c’è un filo conduttore?
«La continuità con le altre canzoni è data da molti fattori quali la struttura, gli arrangiamenti, il messaggio che voglio dare al pubblico, il modo di cantarle»”.
Tu sei juventino. Come ti trovi tra Amadeus interista e Zlatan Ibrahimovic milanista?
«Ibrahimovic l’ho solo incrociato ed ho notato che è molto più alto di me. Amadeus è simpatico ed è bello stare con lui, stare insieme a tutti. Mercoledì scorso ho potuto guardare la partita della Juve ed ho ringraziato Amadeus. Ovviamente è stato un caso. Stasera chiederò di cantare durante l’intervallo della partita Juve-Lazio. Sto scherzando!».
Cosa ti aspetti dalla Juve quest’anno?
«Onestamente l’Inter ha una marcia in più. Penso che la gara sia ancora aperta ma la Juve deve stare molto attenta. Io faccio molto sport, soprattutto calcio. Mi piace anche correre. Faccio anche parte della Nazionale Cantanti. Amo lo sport».
Tornando alla musica, il brano Videogame rappresenta un tributo al mondo dei videogiochi o è più una presa in giro?
«No, non ho mai preso in giro il mondo dei videogiochi. Nel brano canto con una voce abbastanza limpida, senza alcun effetto speciale».
Il brano O che cosa sembra un pezzo degli anni ’80 per quel sax alla fine. Come è nato?
«Mi piace che l’abbiate colto. La presenza del sax infatti lo connota ma senza slegarsi dagli altri brani. L’ho inserito alla fine del disco ma forse lo preferisco perché è un brano diverso,non presenta i soliti tre ritornelli. Insieme all’altro brano Stupido eh? fa prendere aria, respiro a tutto l’album. Poi penso che la musica è di chi l’ascolta».
Come stai vivendo questo tuo secondo Sanremo? L’episodio dello scorso anno ha, in un certo senso offuscato la tua attuale partecipazione?
«Penso che se ne sia parlato anche troppo. Per i primi due mesi forse si poteva ancora farlo ma ora è passato tanto tempo. Ho sofferto, certo ma non voglio più tornare sull’argomento. Oggi voglio cantare i miei eroi, quelli veri. Desidero cantare bene a Sanremo la mia canzone, voglio concentrarmi solo su questo».
Qual è il filo conduttore dell’album?
«Io non faccio dischi concettuali. Mi presento a chi vuole ascoltare la mia musica con un album che ha per titolo il mio nome. Voglio cantare l’amore, la nostalgia, il desiderio di riuscire. Voglio raccontare la complessità del vivere e la mia visione del mondo in questi anni».
Quale altro brano avresti voluto portare a Sanremo?
«Bella domanda. Forse O che cosa, il brano che chiude l’album».
Quali poster hai nella tua camera?
«Non ho poster a casa mia forse perché i miei non sono artisti,né musicisti. L’immagine del poster di Celentano è solo una bella immagine della canzone».
Come è nata la collaborazione con i Pinguini Tattici Nucleari?
«Abbiamo fatto amicizia lo scorso anno, proprio a Sanremo. Mi sono molto simpatici. Con Riccardo ho giocato a calcio per la Nazionale Cantanti e poi siamo stati entrambi giudici al Concorso per voci nuove di Castrocaro. Quando ho scritto Meglio, mi è venuto spontaneo far ascoltare loro il brano. È subito piaciuto ed abbiamo pensato di inciderlo ed inserirlo nel mio album. Ho pensato a loro anche per la cover a Sanremo. Mi sono divertito tanto ”.
Potevi forse partecipare con i Pinguini tattici Nucleari a questo Sanremo con il brano Meglio?
«Per la verità non ci abbiamo pensato. Poi è il direttore artistico di Sanremo che fa delle scelte, in questo caso Amadeus. È andata bene così».
Come giudichi le tue performance all’Ariston?
«Con la prima esibizione prendi confidenza con il palco e la mancanza del pubblico, quest’anno si fa sentire. Ieri sera ero più disinvolto ma non spetta a me giudicare».
Cosa pensano i tuoi fan del brano sanremese?
«Spero che sia piaciuto. Ho tanti fan che mi seguono da diversi anni e questo ovviamente mi fa molto piacere».
Cosa ti manca di più dei concerti? Stai già pensando di organizzarti?
«I concerti sono la cosa che mi manca di più in assoluto. Sono pronto, non vedo l’ora».