Asia Argento ha pubblicato per Piemme la sua autobiografia intitolata Anatomia di un cuore selvaggio, pag.248, euro 18,90. Lei stessa afferma: «Ci vuole coraggio a prescriversi da soli una auto-autopsia completa, non so in quanti sarebbero soddisfatti dell’esito dell’analisi spietata di se stessi. E allora coraggio, questa è la mia e, prima di giudicare, vi invito a fare altrettanto». E prosegue: «Volevo scrivere un libro che parlasse di trasformazione, un libro che, seguendo il filo ingarbugliato della mia vita interiore scandisse le mille metamorfosi che mi hanno resa chi sono oggi. Non mi sono mai conformata, non ho mai accontentato nessuno, anche quando sarebbe stato comodo farlo».
Figlia del re del brivido Dario e dell’attrice Daria Nicolodi, recentemente scomparsa, è una delle attrici italiane più conosciute a livello internazionale. I grandi riconoscimenti arrivano in giovane età con la vittoria alla 39esima edizione dei David di Donatello come Migliore attrice grazie al film Perdiamoci di vista di e con Carlo Verdone, successo poi bissato tre anni dopo con il film Compagna di viaggio di Peter Del Monte al fianco di Michel Piccoli. E poi il suo amore per Morgan e Antony Bourdain, morto suicida, gli amori giovanili a partire da Sergio Rubini che le preferì un’attrice genere isterico-biondastro borghesuccia molto rispettata in Italia per la sua immagine (vera) di una donna nevrotica” ovvero Margherita Buy e le violenze subite da Harvey Weinsein (condannato in America a 23 anni di carcere) e Rob Cohen, il tradimento dell’amica Rose McGowan e di Ronan Farrow ma soprattutto le insospettabili violenze familiari perpetrate ai suoi danni dalla madre che la considerava un semplice oggetto di scambio durante le pratiche per il divorzio dal marito e che ebbe il coraggio di cacciarla di casa all’età di 14 anni. Eppure la sua forza di donna che ad ogni dolore ritrova rinnovato coraggio per affrontare la vita rendono il libro una sorta di manuale con un messaggio chiaro e forte del tipo: «se io ho trovato la forza per andare avanti sempre e comunque, lo potete fare anche voi».
La vita di Asia Argento costellata di eccessi e rinascite improvvise dopo le violenze ed i lutti che l’hanno colpita, tra cui la morte per un incidente stradale della sorella Anna, fanno emergere il ritratto a tutto tondo di una donna forte, volitiva, anticonformista, contraddittoria, testarda, libera.
Le pagine più belle sono quelle dedicate ai suoi figli, dove la tenerezza di madre cede il posto alla rabbia accumulata in questi anni, alimentata da domande sciocche e forse superflue circa la denuncia tardiva delle molestie sessuali spesso perpetrate ai suoi danni con uso di droghe. Anche per Asia Argento vale il monito che bisogna immedesimarsi nella situazione per comprenderne appieno tutti gli aspetti.
Il libro è la bandiera di una rinascita, è catartico, è potente, è da leggere.
Se volessimo paragonare il libro ad un’opera d’arte il quadro di riferimento sarebbe Le due Frida, realizzato dalla celebre pittrice messicana Frida Kahlo nel 1939, una donna che vuole ricominciare da se stessa mettendo in primo piano tutte le emozioni legate alla femminilità.