Dopo “Soul Cafè”, di recente è uscito “Donna Nera”, il nuovo singolo di Carlo Mey Famularo, al secolo Carlo Famularo. I due brani del cantautore e musicista napoletano – noto come l’interprete maschile della sigla di “Un Posto Al Sole” – anticipano l’album “Cuba Cafè” che vedrà la luce nel 2021.
Prodotto e arrangiato da Max Marcolini (producer di Zucchero “Sugar” Fornaciari), “Donna Nera” è un brano che mescola musicalità blues, afro e la melodia Italiana. Gli autori del brano sono Carlo Mey Famularo e Max Marcolini.
“Donna nera” è un brano scritto a quattro mani da te e Max Marcolini. Un omaggio alla tua bambinaia Ines, che hai conosciuto quando vivevi in Venezuela. Come mai ha deciso di scriverle una canzone proprio oggi?
«Non c’è una vera spiegazione. Credo che le canzoni arrivino in maniera spontanea, a volte certi periodi storici stimolano ricordi belli vissuti in età giovanile. Una cosa è certa, viviamo un’epoca in cui l’integrazione tra le varie razze è necessaria. Questa canzone vuol essere un inno all’integrità sociale tra le razze del pianeta».
La tua permanenza in Venezuela, oltre a farti capire che non esistono differenze di razza e di colore, cosa ti ha lasciato e quanto ha influito nel tuo percorso artistico?
«I sei anni passati in Venezuela sono stati determinanti. Ricordo tutto di quel periodo, i sapori, i suoni, gli odori…la passione per la musica è nata in quei giorni. La musica è armonia e gioia, come gli anni vissuti in Venezuela con la mia famiglia».
Il brano è stato prodotto ed arrangiato da Max Marcolini. Com’è nata la collaborazione?
«Ho conosciuto Max alla presentazione dell’album Doc di Zucchero a Milano di cui era produttore. Dopo qualche giorno iniziavamo la nostra collaborazione. Anche in questo caso non ci sono regole ma comuni intenti».
Il video del brano è stato girato da Jhon Appleton tra Africa, Brasile e Milano, creando un legame tra paesi, paesaggi e culture diverse, ma unite dallo stesso amore per il prossimo e, ovviamente, dalla musica…
«Il video vuole bene interpretare la mia passione per la world music e la mia visione di un pianeta libero da frontiere e barriere doganali. La musica è l‘unico strumento per viaggiare senza passaporto».
Quali sono i pro e i contro nell’essere l’interprete maschile della sigla della celebre soap-opera “Un Posto Al Sole”?
I pro sono la grande popolarità a livello globale della sigla e la grande opportunità per la mia voce di essere ascoltata tutte le sere da 25 anni da milioni di italiani nel mondo. I contro, invece, il dubbio che la gente creda che io sia solo un cantante di una sigla. Fortunatamente sono un cantautore con 5 album pubblicati ed 1 in preparazione e mi auguro che la popolarità della sigla dia la giusta visibilità anche alle altre mie canzoni che meritano la stessa popolarità».
“Cuba Cafè” è il titolo del tuo nuovo album che vedrà la luce nel 2021. Vuoi anticiparci qualcosa di questo nuovo lavoro?
«Cuba Café sarà un album con 8 brani (tra cui Donna Nera) e conterrà anche la sigla di Un Posto al Sole riarrangiata in chiave moderna con suoni sudamericani e interpretata nella parte femminile da una nota cantante italiana che per scaramanzia non faccio il nome».
Il video di “Donna nera” (Cieffe Label/Soundrop) è stato girato da Jhon Appleton tra Africa, Brasile e Milano.