Il giorno 15 gennaio uscirà in radio e in digitale il primo singolo cantato insieme da Emma & Alessandra Amoroso dal titolo Pezzo di cuore nato da una storia comune di musica e di amicizia lunga oltre 10 anni. Il brano, prodotto dal pianista e compositore Dardust che lo ha anche scritto in collaborazione con Davide Petrella, dal 29 gennaio sarà disponibile in edizione limitata nella versione vinile 45 giri ,acquistabile in esclusiva sul sito di Universal Music Italia.
Pezzo di cuore è un dialogo tra due donne, due amiche con due percorsi e due personalità differenti ma entrambe sempre alla ricerca della verità delle loro emozioni. Il brano invita a trovare il modo giusto per vivere i sentimenti in modo autentico, a partire dall’amore nei confronti con se stessi.
Le carriere di Emma ed Alessandra sono iniziate con la vittoria ad Amici, il noto talent ideato da Maria De Filippi per poi proseguire su binari paralleli, ognuna alla ricerca della propria identità. Nell’arco di questi dieci e più anni sono maturate come donne e come artiste ed ora possono cantare all’unisono:“Ora che abbiamo imparato l’amore…Non so smettere” per se stesse e per i numerosissimi fan.
Noi di Mydreams abbiamo seguito in streaming la conferenza stampa di presentazione che le ha viste protagoniste e oggetto delle numerose domande.
Come nasce questo progetto?
Emma :«Era da un po’ di anni che era nell’aria la volontà di incidere un pezzo cantato insieme ed anche i nostri fan ce lo proponevano. Io mi trovavo a Milano per XFactor, mentre Alessandra era a Roma. Entrambe volevamo dare un segnale di ripartenza con una canzone forte, accattivante. Ho chiamato Dardust al quale si è unito Davide Petrella ed è nato il brano Pezzo di cuore. L’ho fatto sentire ad Alessandra con la certezza che non mi avrebbe detto di no. Ed infatti ne è stata da subito entusiasta. Abbiamo cercato di unire i nostri due mondi apparentemente così diversi e spero che il risultato piaccia a tutti».
Alessandra: «Mi sono sentita onorata dalla proposta e certamente non mi sarei tirata indietro. C’era da tempo nell’aria la volontà di fare qualcosa insieme. Abbiamo dialogato molto e sono felice del risultato ottenuto».
Quanto c’è di autobiografico nel testo della canzone? È significativo il verso Ho finalmente imparato l’amore.
Emma: «Credo che Pezzo di cuore sia una canzone universale e cantarla con Alessandra è stato facile. Alla base di tutto bisogna ascoltare l’altro facendo tesoro anche della nostra diversità. Ma quando si impara ad avere stima di se stessi, ad amare se stessi, si impara ad amare gli altri. Certamente questo percorso non è facile perché anche nella mia carriera ho sentito il peso del giudizio degli altri. Ma arrivata a 36 anni posso dire che oggi mi voglio bene ed anche gli altri si sono avvicinati a me trovando una fessura di luce, uno spiraglio».
Alessandra: «Ho imparato con il tempo a stare bene con me stessa, a guardarmi dentro. Ho finalmente trovato quel sano egoismo per amarmi senza ma e senza se, accettandomi anche con i difetti».
Siete molto diverse. Un conto è essere amiche ed un altro è lavorare insieme. Come vi siete viste professionalmente?
Emma: «Abbiamo registrato il brano in una giornata per noi normale. Entrambe eravamo molto emozionate. Nessuno sapeva nulla ad eccezione dei nostri più stretti collaboratori. Non è scontato che due artiste si completino a vicenda ma noi crediamo di esserci riuscite. Noi ci conosciamo nel profondo e questo ci ha rese umane e complementari e tutto questo si è riversato e si nota nel disco».
Alessandra: «Maria (De Filippi N.d.r.)è orgogliosa del nostro risultato. La proposta di Emma è arrivata al momento giusto ed il cuore mi batteva mentre eseguivo il brano».
Pensate di incidere un album insieme tipo Mina-Celentano e di fare concerti?
Alessandra: «Grazie per questa domanda che ci offre uno spunto per continuare a lavorare forse insieme e fare dei concerti insieme. In questo momento non possiamo fare grandi progetti ma sarebbe meravigliosa perché ci troviamo bene».
Emma: «Io ho lasciato in sospeso il discorso dei festeggiamenti per i miei primi dieci anni e passa di carriera e se non chiudo questo capitolo della mia vita per impegnarmi in altri progetti. Di sicuro so che farò tutto il possibile per fare concerti e cantare in live. Alessandra sarà mia ospite quando vorrà anche perché questo brano si presta ad essere ascoltato dal vivo. Non mi è mai successo che l’uscita di un mio disco non fosse seguita da una serie di concerti».
Pur avendo stile e personalità diversi quale canzone e quale pregio rubereste l’una all’altra?
Alessandra: «Io ho già avuto la fortuna di cantare Sarò libera e di Emma apprezzo la sua pacatezza, il suo modo di riflettere sulle cose perché io sono più istintiva e diretta».
Emma: «Alessandra ha tante hit belle che vorrei cantare Stupida o Immobile dove subito si percepisce il suo stile. Mi affascina la sua leggerezza che a me a volte manca».
Pensate che esista la solidarietà tra donne?
Alessandra: «Due donne insieme sono più forti,più potenti. Fa più scalpore vedere due donne che si tirano i capelli ma a noi questo non è successo. Speriamo di essere un esempio per le altre donne, per altre artiste».
Emma: «Personalmente non credo nella solidarietà femminile perché è difficile non entrare in competizione. Tuttavia tutto dipende dalla maturità delle persone e noi ne siamo un piccolo esempio».
Il 2012 è stato l’anno del Sanremo per entrambe anche se con ruoli diversi: Emma da concorrente e Alessandra da ospite.(N.d.r. Emma partecipò con il brano Non è l’inferno )
Emma: «Io non ho dimenticato quel palco, incredibile, meraviglioso. Mi sono subito fidata di Alessandra per il duetto e l’ho subito apprezzata affidandomi a lei ciecamente».
Alessandra: «Io ero stata invitata a Sanremo per la prima volta, ho sceso quelle scale con una grande emozione. Ero felice di stare accanto ad Emma e di fare qualcosa per lei e con lei. L’ho guardata negli occhi e subito la paura è svanita».
Parteciperete a questo Sanremo?
Emma: «Noi facciamo da tempo questo mestiere e non ci siamo mai tirate indietro. Ci piace cantare per la gente e saremmo felici di andare a Sanremo anche quest’anno. Entrambe amiamo Sanremo».
Alessandra: «Per il momento non abbiamo avuto alcuna proposta. Veramente non sappiamo nulla. Il nostro brano è adatto ad essere cantato in quel contesto»:
Emma:«Sanremo è il motore della musica, è come un Luna Park,una fucina di talenti, di incontri, di occasioni ed è logico che ogni artista vorrebbe parteciparvi».
Questo brano potrebbe essere la colonna sonora per un film e se sì, di quale regista?
Emma: «Certamente, forse in un film di Muccino con il quale ho lavorato o Ferzan Ozpetek o, perché no? un cartone della Disney».
Alessandra: «E perché non diventiamo noi due dei cartoni? Sarebbe bellissimo!».
Siete sempre identificate come artiste venute dai Talent. Questa cosa vi pesa?
Alessandra: «Nella vita e nella musica c’è posto per tutti. Evidentemente le scorregge che facevamo erano profumate…».
Emma: «Io avevo appena 22 anni quando ho iniziato con gruppi sconosciuti nelle cantine, nei localini…Io non guardo gli altri e non ho avuto l’aiuto di nessuno. Faccio il mio lavoro con onestà e non mi curo delle etichette».
Cosa rappresenta per voi quell’abbraccio sulla copertina del disco?
Alessandra: «Quando Emma ha vinto Amici sono stata felicissima, come se avessi vinto io una seconda volta. E quello è il mio abbraccio».
Emma: «Siamo due ragazze, due artiste che ci hanno creduto fino in fondo. Non abbiamo mai mollato e,nonostante le difficoltà, abbiamo creduto fortemente nel nostro sogno. Non ci dobbiamo assolutamente vergognare di essere approdate a un Talent e di averlo vinto. Oggi non dobbiamo più dimostrare niente a nessuno se non a noi stesse. Siamo diventate due donne e due artiste consapevoli dei sacrifici fatti e da fare ma soprattutto vere».
A quali personaggi dello sport credete di somigliare Ronaldo o Ibrahimovic? State vivendo un amore?
Emma: «Io sono Fiona May».
Alessandra : «Io sono Roberta Vinci».
Emma: «Si, stiamo vivendo un amore soprattutto l’amore per noi stesse».