Il lander europeo Philae, dopo essersi staccati ieri dalla sonda Rosetta, è rimbalzato due volte sulla cometa e si è fermato a circa un chilometro di distanza dal punto previsto. Philae sta funzionando, acquisisce i dati e sono in arrivo le prime immagini, a comunicarlo è il coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana Flamini.
Ancora però si ignora la posizione esatta di Philae. Forse è finito in un avvallamento oppure in un luogo poco illuminato.E’ tuttavi “Presto per trarre delle conclusioni” osserva Flamini.
«La superficie del suolo della cometa è costellata di detriti delle dimensioni variabili da pochi millimetri a metri», ha spiegato Stefano Mottola, responsabile dello strumento Rolis del lander Philae.
Secondo le prime ricostruzioni, Philae dopo il primo contatto con la superficie della cometa, alle 16:33 ora italiana di mercoledì, potrebbe essere rimbalzato fino a 455 metri circa di altezza per poi, alle ore 18:26 a circa, toccare di nuovo il suolo 112 metri più in avanti dove è rimbalzato una seconda volta fino a 3 metri di altezza e poi posarsi in modo definitivo alle ore 18:33 ad una distanza ulteriore di 8 metri circa.
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