Antonella Morea, la mamma di Casa Surace, diventa un fumetto e supereroina nel nuovo libro “Il Manuale del Fuorisede” di Casa Surace edito da Panini Comics, con le illustrazioni di Carlo Cid Lauro e Giulia Zucca. Antonella Morea, nota per la sua carriera di attrice teatrale e di cinema, da diversi anni collabora con la factory Casa Surace, interpretando il ruolodella vivace Mamma Antonella, una supereroina che riprende i suoi figli anche semplicemente svegliandoli di prima mattina, aprendo tutte le finestre e gridando: “’a casa adda piglià aria!”. Il libro “Il Manuale del Fuorisede” (Panini Comics, pp. 200, euro 12) è disponibile in edicola, fumetteria, libreria e online. Per l’occasione abbiamo intervista l’attrice e cantante, impegnata in questo periodo anche in tv proprio con la factory Casa Surace e nei vari spot di Ace candeggina.
La tua collaborazione lavorativa con la factory Casa Surace ti ha permesso di recente di diventare un fumetto. Ci parli di questa tua nuova esperienza?
«L’idea mi è sembrata molto simpatica ed ho subito accettato. Il mio ruolo è molto amato dalle mamme, mi considerano una supereroina, questo perché in Casa Surace, Mamma Antonella fa esattamente quello che fanno tutte le mamme, quindi loro si riconoscono nel mio personaggio».
Questa esperienza mancava nella tua carriera?
«Io sono una di quelle che si butta sempre nella mischia. Faccio sempre un sacco di cose, chiaramente quelle belle. Mi piace veramente provare di tutto, poi, per quanto riguarda questo progetto edito da Panini Comics, è davvero una bella cosa».
Com’è nata la tua collaborazione con la factory Casa Surace?
«Da premettere che tecnologicamente sono una frana, quindi per colpa loro o per merito loro mi son o dovuta adeguare a questo nuovo linguaggio, entrando a far parte del mondo dei social, anche se non riesco ad essere molto presente. Il mio primo lavoro sul web è stato con i The Jackal, e dopo qualche settimana mi hanno contattato quelli di Casa Surace i quali mi proposero di collaborare con loro. Il nostro primo progetto insieme è stato quello de “Le favole Disney al sud”, che ebbe un grande successo e un seguito tra i giovani. Dopo quel progetto, mi proposero di interpretare Mamma Antonella e da quel momento non ho più lasciato questo personaggio. Abbiamo girato tantissimi video, anche durante il lockdown, non ci siamo mai fermati. Loro sono giovani geniali, hanno delle idee divertentissime che funzionano e poi non si fermano soltanto ai video. Hanno pubblicato un libro, molto divertente dal titolo “Quest’anno non scendo”. Ovviamente fanno tutto un po’ alla volta. Ci vanno con i piedi di piombo e cercano di non fare il passo più lungo della gamba».
Non hanno mai pensato a realizzare uno spettacolo teatrale o un film?
«Certamente. Ma la loro politica è quella prendere tutte le decisioni con calma senza essere precipitosi. In questo settore puoi raggiungere il successo velocemente e nello stesso tempo lo puoi perdere».
A cosa stai lavorando in questo periodo?
«Ho girato un film, ma per accordi non posso dire altro. Inoltre continua la collaborazione con Casa Suerace. A febbraio sarò al Teatro Bracco con “Mamma” di Annibale Ruccello, spettacolo che ho già portato in giro l’anno scorso e due anni fa. Ho diversi spettacoli, tra concerti e monologhi, che appena ho l’occasione porto in scena.
Negli ultimi anni sei stata impegnata anche con “Mary Poppins il musical”. Cosa puoi dirci di quell’esperienza?
«Avevo intrapreso un’altra strada che era quella del musical, che andava benissimo. Lo spettacolo ha registrato diversi sold out, ma purtroppo la produzione è fallita. Dopo essere andati in scena per tre anni a Milano, siamo approdati a Roma e poco dopo è arrivata la notizia della chiusura. Quello del musical era un nuovo percorso teatrale per me, che devo dire mi piaceva molto».
Qual era il tuo personaggio nel musical?
«Interpretavo Mrs. Brill, la cuoca brontolona, che non sapeva fare nulla e si arrabbiava. Il mio personaggio era il momento comico dello spettacolo. Erano tutti bravi, un cast davvero eccezionale composto da artisti in grado di saper recitare, cantare e ballare. Un peccato averlo interrotto».