Tra i tanti film in uscita questo mese molti sono italiani, ma dato il periodo ancora infausto nasce spontanea una domanda: quanti hanno ripreso effettivamente la quotidianità? Quanti stanno ancora aspettando perché non se la sentono?
In ogni caso ecco qualche consiglio, film per i target più disparati che forse vale la pena vedere dove più sarebbe giusto farlo: in sala.
“Lacci”: di Daniele Luchetti è stato il film di apertura della 77esima Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. Il film racconta una storia di sentimenti complessi, brucianti, lacerati, quelli di una coppia che vive da oltre trent’anni insieme. Prendendo le mosse dal romanzo omonimo di Domenico Starnone e sceneggiato dallo scrittore insieme a Luchetti e a Francesco Piccolo, “Lacci” ci conduce nella Napoli degli anni ’80 dove vivono Aldo (Luigi Lo Cascio) e Vanda (Alba Rohrwacher). Il loro equilibrio entra in crisi quando Aldo tradisce la moglie con una collega, un tradimento che non fa implodere il matrimonio ma lo porta in un sentiero di risentimenti, astio e rimpianti. Il film si propone dunque come la cronaca ruvida, riarsa, quasi rassegnata del disamore nella società contemporanea. La coppia protagonista attraversa crisi e nervosismi quasi senza avere mai la forza per arrivare alla domanda decisiva sul perché delle tante liti e sui motivi dello “slacciarsi”.
“Burraco fatale” (1 ottobre): della regista Giuliana Gamba, che firma anche la sceneggiatura insieme a Francesco Ranieri Martinotti. La storia si svolge nella città di Anzio, sul litorale vivono da sempre quattro amiche, Irma, Eugenia, Miranda e Rina, quattro cinquantenni che si ritrovano quotidianamente al tavolo da gioco. La loro routine viene destabilizzata dalla partecipazione a un torneo nazionale e nel contempo dalle (dis)avventure amorose di Irma, che lascia il marito e si innamora del pescatore Nabil.
“La prima donna” (6 ottobre): di Tony Saccucci. Documenti originali e inediti, testuali, fotografici e sonori, e preziose immagini di importanti archivi nazionali e esteri, raccontano la vicenda dimenticata, ritrovata e clamorosa di Emma Carelli: diva assoluta del teatro d’opera, osannata in tutto il mondo nei primi del Novecento, e una delle prime donne manager italiane, direttrice del Teatro Costanzi (l’odierno Teatro dell’Opera di Roma) dal 1912 fino al 1926. Soprano acclamata in Italia, in Europa, fino in Sudamerica, riuscì a trionfare anche come impresaria in un ambiente dominato esclusivamente da uomini portando nel suo teatro, per la prima volta in Italia, Picasso, i Balletti russi e i Futuristi. Popolarissima e insieme innovatrice, carattere indomito, libera, emancipata, sin da giovane manifestò un’indole tale da farle tenere testa a colleghi più maturi, ai concorrenti degli altri Teatri, addirittura all’autorità massima e temuta del Maestro Arturo Toscanini.
“Greenland” (8 ottobre): di Ric Roman Waugh. Gerard Butler interpreta John Garrity, un uomo che lotta per proteggere la sua famiglia quando i frammenti di una cometa precipitano sulla Terra preannunciando un evento di dimensioni apocalittiche. John, sua moglie Allison (Morena Baccarin) e il figlioletto Nathan (Roger Dale Floyd) cominciano quindi un pericoloso viaggio verso la Groenlandia, dove si trovano dei bunker che garantirebbero loro la salvezza.
“Caro Diario” (12 ottobre): di Nanni Moretti. Premio alla Regia al Festival di Cannes 1994, il film di Moretti torna nelle sale restaurato da Fondazione Cineteca di Bologna e Studio Canal. Tre episodi nella vita di Nanni, attore-autore di un film intimista ma universale, con una Roma inedita e un omaggio a Pasolini che fa scendere una lacrima. Lo splendido quarantenne che va a punire il critico che incensò Henry pioggia di sangue, tra un giro in Vespa e un pasticcere trotzkista, le Eolie, i medici e “Spinaceto pensavo peggio”, Caro Diario è un film che non può mancare alla vostra lista.
“La vita straordinaria di David Copperfield” (16 ottobre): di Armando Iannucci. Il film offre una rilettura inedita del celebre romanzo dickensiano, attraverso lo stile ironico e irresistibile tipico del regista, che infonde nuova linfa a un grande classico della letteratura anche grazie a un cast corale di attori teatrali e cinematografici provenienti da tutto il mondo: nei panni di David Copperfield troviamo l’attore candidato all’Oscar Dev Patel, acclamato protagonista di The Millionaire e Lion – La strada verso casa, affiancato dalla pluripremiata star Tilda Swinton, da Hugh Laurie, indimenticabile protagonista della serie tv Dr. House e da Ben Whishaw (Profumo – Storia di un assassino e volto noto della saga 007 in Spectre e Skyfall).
“I predatori” (22 ottobre): Miglior Sceneggiatura alla Sezione Orizzonti di Venezia 77, è stato definito “la vera sorpresa della Mostra”, il film di Pietro Castellitto. Questa è la storia di due famiglie di estrazione completamente diversa, i Pavone e i Vismara in realtà sono proprio agli antipodi. Nuclei apparentemente opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un banale incidente farà sfiorare quei due poli e la follia di un ragazzo di 25 anni li farà collidere, scoprendo le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti dei predatori.
“Sul più bello” (22 ottobre): di Alice Filippi, racconta la storia di Marta. La ragazza ha 19 anni, ha perso i genitori all’età di 5 anni, ha una malattia incurabile ed è anche bruttina. Ma è la ragazza più solare e determinata che abbiate mai conosciuto. Insieme agli storici amici del cuore, Jacopo e Federica ha deciso che vuole far innamorare un ragazzo bello, anzi il più bello di tutti.