In occasione dell’uscita del nuovo brano Feega, distribuito da Beelive e scritto dal rapper lombardo Senz’R, la cui caratteristica è proprio la mancanza nei testi della consonante R per arginare il difetto fonetico del rotacismo, noi di Mydreams lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e saperne di più.
Davide Santamaria, il tuo nome d’arte SENZ’R rivela la tua specificità di cantautore ovvero quella di scrivere testi senza la consonante R. Quali sono i motivi profondi di questa scelta?
«Quando ho incominciato a scrivere i primi testi rap e registrarli mi sono accorto che il risultato finale aveva quel difetto che non mi suonava affatto bene. Mi davo già per spacciato, pensavo fosse finita lì ma poi ho deciso di fare un tentativo eliminando tutte le parole con quella consonante. Il risultato era decisamente diverso ed ero molto soddisfatto, così decisi di scriverne un’altra seguendo la stessa filosofia. E’ una scelta stilistica che mi ha portato a un vero e proprio studio della scrittura e da questo difetto è nato il mio marchio di fabbrica».
Quando hai sentito prepotente il richiamo della musica?
«La musica mi è sempre piaciuta,tutta! Quando ero molto piccolo mio fratello ed io eravamo sempre sintonizzati su MTV. Alle scuole medie ho scoperto il rap italiano, ascoltavo esclusivamente musica ereditata da mio fratello e lui si pompava a manetta un sacco di rappers italiani del periodo 2003/2004. Inizialmente mi aveva colpito la canzone Piccolo Bassi di Bassi Maestro e La Pina perché raccontava di questo ragazzino di nome Davide dal carattere piuttosto vivace e mi sono rivisto in quel pezzo. Ho fatto il mio periodo da ascoltatore fino al 2009, successivamente ho cominciato a mettermi in gioco e a crescere lentamente».
Quali artisti hanno influenzato le tue scelte musicali e ti ispirano ancora nel comporre?
«Snoop Dogg è senza dubbio il mio artista preferito sia a livello di attitudine che a livello musicale. Penso che gli ultimi lavori che ho fatto uscire siano validi quanto i suoi “classiconi”, non mi è mai scaduto ,anzi mi fa innamorare di questo genere ogni volta. Io ascolto molto rap americano e di americani ce ne sono tantissimi che mi hanno influenzato e che ascolto ancora oggi; di italiani invece non molti. Gli italiani sono più sparpagliati nel tempo,quelli che mi ispiravano dieci anni fa sono rimasti pochi e quelli che ascolto ora non c’erano dieci anni fa. In questo momento mi vengono in mente: Clementino,Ensi,Fibra e Ape anche se da loro non credo di aver preso ispirazione».
Puoi raccontarci la genesi del brano Feega, distribuito da Beelive sulle piattaforme streaming e in digital download dal 28 agosto scorso?
«Qualche giorno dopo l’inizio del lockdown stavo ascoltando diverse strumentali di diversi producer. Al quinto skip mi sono completamente immerso in un beat arrogantissimo di Pj Neena che probabilmente mi era piaciuto in particolare per la sua ignoranza. Ho voluto scrivere un testo che mantenesse la stessa linea, portando un po’ di Milano e dintorni all’interno del brano. Esso è sicuramente insolito e azzardato per i miei canoni di scrittura. Ho deciso di ripetere svariate volte uno degli intercalari più diffusi dalle mie parti,ricreando una serie di situazioni in cui la parola Feega viene spesso utilizzata alla fine di una frase».
Hai già pubblicato due album : Non c’è due senza Erre e Fino a pag.10. A quando un terzo?Prevedi delle cover?
«Per il momento posso solo dire che a breve uscirà un nuovo singolo,completamente diverso dall’ultimo perché a me piace cambiare».
Quando presenterai i tuoi brani in un concerto dal vivo?
«Spero presto, è una delle cose che mi soddisfa di più .Mi sento a mio agio sul palco e mi manca. Vi aspetto lì».