Philae e la sua sonda madre Rosetta hanno scoperto molecole organiche sulla cometa. Philae, che mercoledì scorso è atterrato per la prima volta nella storia dell’umanità su di una comenta, ha infatti trovato molecole organiche contenenti carbonio sulla superficie di 67P/Churyumov-Gerasimenko che rappresentano le «basi» per la vita.
Non è chiaro se le molecole organiche trovate sulla cometa da Philae includano anche quelle complesse che costituiscono le proteine. Questa scoperta è comunque importante ed è proprio uno dei principali risultati che gli scienziati si aspettavano da Philae e dalla sua sonda madre Rosetta: ossia la verificare direttamente «sul campo» della presenza di molecole organiche, che ai primordi della Terra, potrebbero essere state portate dalle comete sul nostro pianeta.
«Abbiamo raccolto molti dati preziosi», ha affermato Ekkehard Kuhrt, direttore scientifico dell’Agenzia spaziale tedesca (Dlr). I dati preziosi sono stati ricevuti prima che Philae “cadesse in sonno profondo” per l’esaurimento della batteria a bordo. Il lander prima di bloccarsi è riuscito anche ad utilizzare la trivella italiana Sd2 per perforare la superficie di 67/P.
Philae comunque non ha finito la sua missione: gli scienziati sono riusciti a farlo ruotare ed i suoi pannelli fotovoltaici, progettati e costruiti in Italia, adesso sono orientati nel modo giusto e potranno caricare la sua batteria. Se tutto va bene, assicurano gli scienziati, si potrà nuovamente comunicare con Philae nella prossima primavera, quando la cometa si avvicinerà di più al Sole e i pannelli fotovoltaici riusciranno a produrre più energia.
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