Al via la ripresa del nuovo film di Domenico Fortunato dal titolo “Bentornato papà” per la produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli.
Il film è una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli, con il contributo della Regione Puglia e di Apulia Film Commission.
Le riprese, partite 4 settembre, dureranno sei settimane e avranno luogo a Martina Franca, Roma e Ostia. Domenico Fortunato sceglie un’intensa e toccante storia familiare per questo suo nuovo film, di cui oltre ad essere regista, è anche protagonista insieme a Donatella Finocchiaro, Riccardo Mandolini (protagonista della serie Netflix Baby), all’esordiente Giuliana Simeone, affiancati da un cast straordinario: Dino Abbrescia, Giorgio Colangeli, Giulio Beranek, Silvia Mazzieri, Sara Putignano, Franco Ferrante.
Si tratta infatti di un’intensa storia di una famiglia del sud composta da Franco (padre che ha dedicato la vita ai suoi cari e al lavoro), Andrea (figlio studente universitario con le proprie ambizioni ed inquietudini), Alessandra (figlia dolce e sensibile con il sogno di diventare maestra d’asilo), Anna (moglie apprensiva e amorevole) e Silvano (fratello maggiore a cui è molto legato).
Un ictus colpisce Franco e sconvolge la sua vita e quella dei suoi cari, ma questo dramma diventa per tutti un momento di crescita interiore. Un percorso terapeutico dell’anima reso possibile dall’amore della famiglia e degli ‘amici’ che si incontrano lungo la strada, alla ricerca di un nuovo equilibrio che non si potrà mai dare per scontato.
Un film che rappresenta in tutta la sua essenza il valore di una famiglia unita contro qualsiasi insormontabile difficoltà.
«La nota principale che sembra risuonare nel film è certamente drammatica, struggente, da togliere il fiato nei polmoni e strozzarti – ha raccontato il regista Domenico Fortunato – Eppure in quello che apparentemente potrebbe essere l’inferno, c’è invece la vita. Quella “bella”. Semplice, potente e piena d’amore. In Bentornato Papà la malattia non è raccontata solo come momento doloroso, qui è soprattutto l’occasione per una famiglia di ritrovarsi, concedendosi tutto quel tempo necessario per parlare, capirsi, spiegarsi. La malattia diviene dunque anche il motore del cambiamento dei protagonisti. Si ritroveranno cresciuti, cambiati, in grado di affrontare con successo delle sfide ed essere, nonostante tutto quello che accade, diventati migliori».
La sceneggiatura è di Cesare Fragnelli, Francesca Schirru, Lorenzo Righi, Michele Santeramo, Domenico Fortunato, la fotografia è affidata a Giorgio Giannoccaro, la scenografia a Marco Vigna, le musiche a Nicola Masciullo e i costumi sono a cura di Magda Accolti Gil. Antonio Alessi è l’organizzatore generale e Francesca Schirru l’aiuto regia.