E quando si dice Massimo Ranieri, di colpo ti sembra di ascoltare le note di “Perdere l’amore”. Pensi a quell’artista eclettico che in 40 anni di carriera si è messo in gioco come cantante,come attore ed anche come showman se consideriamo il successo del suo show “Sogno e son desto” in onda la scorsa primavera in Rai e prodotto dalla Ballandi. E l’istrione di origine partenopee, questa volta, ha deciso di mettere alla prova la sua professionalità interpretando Riccardo III di William Shakespeare. In scena dal 19 al 30 novembre al Teatro Diana di Napoli, Massimo Ranieri presenterà al pubblico Riccardo III, il capolavoro letterario scritto dal poeta Inglese alla fine del 1500. Decidere di mettere in scena un testo classico e’ sempre un rischio, ma l’artista napoletano, ha saputo dare un’anima ad un Riccardo III, notoriamente conosciuto come un essere malvagio. Un banco di prova assoluto per un artista che di solito stupisce per la sua solarità. Il noir del testo, i toni aspri ed una scenografia in finta muratura, rappresentano in pieno la “seriosità” di Shakespeare. Ma Massimo Ranieri, che di questo spettacolo firma anche la regia, mostra con questa interpretazione, il suo indiscusso talento nelle vesti del re deforme, assetato di potere, la cui crudeltà e ambizione sono pari al suo essere malvagio.
Il Riccardo III di Massimo Ranieri, nella sua scaltrezza, ripercorre, in chiave moderna, le azioni dei gangster americani. Diviso in due atti, con un testo impegnativo, lungo e difficile, sulle musiche scritte appositamente per lo spettacolo da Ennio Morricone, tra fumo delle sigarette che riempie la scena, smoking e papillon, tra colpi di pistola sparati in perfetti sincronia e sete di potere dei protagonisti, Riccardo III, “combatte” una guerra di sangue per giungere al potere, ma l’atto finale arriva per tutti, anche per lui. Il teatro classico è un rischio, ma lui ha superato degnamente la prova!
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