Il brano inedito “Runaway” e il singolo “Staring At The Sun” dei Madyon sono stati scelti ed inseriti nel videogioco “Assetto Corsa Competizione” rispettivamente per il tema PS4 e trailer di lancio. La rock band di Cuneo, oltre a questo importante traguarda, in questo periodo sta lavorando al primo album ufficiale, in uscita nel 2021. Per l’occasione abbiamo intervistato il frontman del gruppo, il cantante e chitarrista Cristian Barra.
La vostra musica è stata scelta per far parte del videogioco “Assetto Corsa Competizione”, uno dei più importanti simulatori di guida. Cosa rappresenta per voi questo traguardo?
Come e quando è nata questa collaborazione?
«Poco prima del lockdown siamo stati contattati sui social dal responsabile marketing del videogioco “Assetto Corsa Competizione” che ci ha detto di seguirci e di apprezzare molto la nostra musica. In particolare ci è stato chiesto di poter utilizzare “Staring At The Sun” nella colonna sonora del gameplay trailer e uno strumentale inedito come tema PlayStation. Ovviamente abbiamo accettato subito. Questo posizionamento per noi è grande motivo di orgoglio, soprattutto perché, essendo una band totalmente indipendente, non siamo stati proposti da alcun’etichetta ma siamo stati selezionati in base ad una valutazione artistica. Ci siamo limitati a fare musica nel modo in cui ci piace farla. Non c’è alcuna operazione studiata alle spalle di questo posizionamento anche perché, come potrai immaginare, Assetto Corsa Competizione non ha bisogno della nostra musica per vendere più copie del gioco. Siamo stati scelti perché piaceva la nostra musica».
Nel gameplay trailer, le immagini della Lamborghini Huracán GT3 Evo sono accompagnate dalle note di “Staring At The Sun”, mentre ad aprire invece la schermata iniziale della PS4, sarà “Runaway”, brano inedito che farà parte del nuovo album. Come è avvenuta la scelta di questi due brani?
«Nel caso di “Staring At The Sun” la scelta non è stata fatta da noi. Il team di sviluppo di Assetto Corsa Competizione aveva le idee molto chiare, anche perché si tratta del nostro ultimo singolo di punta. Successivamente, sapendo che stiamo lavorando al nuovo album, ci hanno chiesto se avessimo un futuro singolo in versione strumentale da inserire direttamente nel gioco. Così abbiamo deciso di proporre “Runaway” dato che sarà sicuramente un singolo, forse uno di quelli che anticiperà l’uscita dell’album».
State attualmente lavorando al vostro primo album ufficiale, in uscita nel 2021. Cosa ci dobbiamo aspettare?
«L’album conterrà alcune canzoni già pubblicate nell’ultimo periodo ma per l’80% sarà composto da materiale totalmente inedito. Il disco ha una particolarità: è stato concepito come la colonna sonora di una realtà frutto della nostra immaginazione, un mondo fatto di personaggi che vivono avventure e sentimenti in una dimensione parallela. Sarà un vero e proprio concept album che, come tutti i nostri lavori, è stato curato da noi in tutti i suoi aspetti, dalla musica, alle grafiche, alla simbologia che accompagnerà il progetto».
Fin dagli inizi vi siete proposti sul mercato con un approccio internazionale, collezionato su YouTube oltre 2 milioni e mezzo di visualizzazioni. Qual è il vostro più grande obiettivo?
«Sicuramente i numeri non sono un obiettivo per noi. Al giorno d’oggi sappiamo tutti cosa bisognerebbe fare per raggiungere un mercato più ampio, sia dal punto di vista del genere musicale che della comunicazione. Uno dei nostri più grandi obiettivi è sicuramente quello di poter continuare a fare ciò che facciamo, nel modo in cui lo facciamo senza obblighi né restrizioni. Questo tipo di indipendenza ad oggi è cosa molto rara, anche a i massimi livelli del mercato. Il posizionamento sul mercato internazionale è la cosa più difficile che possa esistere per una band, soprattutto se di origini italiane. Il fatto di essere selezionati per un gioco per PlayStation sicuramente ci ha riempiti di orgoglio e ci stimola nel continuare a fare ciò che facciamo. Puntando ovviamente a proporre la nostra musica in scenari internazionali proprio come questo».
Come nascono i Madyon e cosa vi rende uniti come band?
«Il nostro percorso musicale nasce nel 2012 su YouTube. In quel periodo cercavamo di far avvicinare il pubblico al nostro stile tramite la pubblicazione di cover riarrangiate e rivisitate col nostro sound. Nell’arco di 12 mesi debuttavamo dal vivo sul main stage di Collisioni Festival, come opening act di Fabri Fibra. Per noi è stato quasi scioccante fare quel tipo di salto in avanti. Prova ad immaginare: un anno prima ci trovavamo in uno scantinato a registrare video per YouTube e dopo dodici mesi suonavamo per la prima volta dal vivo sul main stage di un festival enorme. Da quel momento abbiamo varcato la soglia degli Abbey Road Studios di Londra e sono seguiti alcuni singoli, due ep (con il debutto dell’ultimo nella Top10 di iTunes) e un tour che ha toccato Italia, Francia e Regno Unito.
Dopo quel tour sono seguiti due anni di stop. Sentivamo il bisogno di fermarci per provare a guardare le cose dall’alto, alla ricerca di nuovi stimoli per andare avanti. “Staring At The Sun” il nostro ultimo singolo parla proprio di questo.
Negli anni abbiamo vissuto tante bellissime esperienze, come quelle che ho descritto poco fa. Però ci sono state anche tanti momenti difficili e tante disgrazie come la perdita di cari amici. Forse, più delle esperienze positive, sono proprio state quelle negative a creare questo forte legame tra di noi».
Prima dell’uscita dell’album ci saranno altri singoli in uscita?
«Assolutamente sì. Come dicevo prima uno dei prossimi singoli sarà “Runaway” contenuto in versione strumentale all’interno del videogioco per PlayStation “Assetto Corsa Competizione”. Un altro singolo si intitola “Here To Stay”, forse il mio preferito di tutta la tracklist».