Si è conclusa ieri sera la Terza Edizione del Festival Musica Popolare del Sud Italia, tenutasi nella splendida e magica cornice del Real Bosco di Capodimonte nei giorni 8-9 e 10 agosto.
La manifestazione che si avvale del patrocinio della Regione Campania, realizzata con i fondi POC-Programma Operativo Complementare 2014-2020, in collaborazione con MusiCapodimonte, OP Eventi, La Gabbianella, ha visto la partecipazione di un pubblico entusiasta che ha seguito le performances degli artisti che si sono succeduti negli spazi suggestivi del Belvedere e di Porta di Mezzo con la complicità della Luna e delle Stelle, splendenti come non mai nel cielo di Napoli.
Sabato 8 agosto si sono tenuti due spettacoli di artisti provenienti dalla Calabria e dal Salento. I primi, Le Muse del Mediterraneo, si sono esibiti a Porta di Mezzo con la partecipazione straordinaria di Antonio Grosso (organetto e fisarmonica) e Ciccio Nucera (organetti, tamburello e voce). Hanno proposto Tradizione ed innovazione condite di “rosa” con Francesca Napoli (chitarra battente e voce), Emy Vaccari (percussioni, danza, tamburello e lira calabrese), Deborah Perri (violoncello, chitarra, tamburello e voce), Davis Muccari (polistrumentista e fiati etnici). Gli artisti non hanno sollecitato il coinvolgimento del pubblico nei ritornelli e nei passi di danza. Molti infatti si sono lasciati trascinare dai ritmi delle musiche folkloristiche calabresi in un crescendo di allegria e spensieratezza. Al Belvedere invece lo spettacolo Canti di donne, terra e sale di e con Anna Cinzia Villani (voce, organetto, triangolo, percussioni domestiche) e la partecipazione straordinaria di Zaira Giangreco (tamburello).
I canti d’amore e di lavoro delle donne sono stati eseguiti con rara maestria, facendo ricorso ad arnesi di uso quotidiano quali cucchiai e mestoli di legno, assi per lavare i panni, coperchi di pentole. I ritmi incalzanti della pizzica salentina hanno scandito la serata tra applausi entusiasti del pubblico che ha chiesto ed ottenuto a gran voce la seconda esecuzione di alcuni brani particolarmente orecchiabili e coinvolgenti.
Domenica 9 agosto è stata la volta di due gruppi artistici campani impegnati nei Canto alla terra e Fuoco! Fuoco!. Il primo spettacolo è stato proposto al Belvedere dal gruppo Rareca Antica di Pomigliano d’Arco composto da: Dario Mogavero (voce e tamburi a cornice), Eustachio Frongillo (organetto, fisarmonica e voce), Peppe Copia (chitarra classica, chitarra battente e chitarra barocca), Fabio Soriano (flauto dolce, flauto traverso, ciaramella, tarota, flauto di canna e voce). I canti veraci durante la raccolta dei pomodori e dell’uva hanno riportato i presenti al mondo rurale legato ai cicli delle stagioni e alla vita comunitaria nel rispetto della natura. L’antico suono delle ciaramelle inoltre ha fatto rivivere atmosfere quasi natalizie e suscitato ricordi legati all’infanzia fatta di nenie e ninna nanne e di giochi semplici. A Porta di Mezzo invece l’esibizione de I virtuosi della Tarantella con Cristiano Giuseppe (fisarmonica), Claudio Moschella (tamburello), Nicola Meluzo (clarinetto), Angelina Biancardo e Antonio Boccella (danzatori). Nata forse dai culti greci in onore del dio Dionisio, la tarantella è il più famoso ballo etnico della Campania. Con i suoi ritmi travolgenti ebbe un notevole sviluppo nel ‘700, ballata da giovani popolani nelle feste della Madonna di Piedigrotta e della Madonna dell’Arco. Persino Gioacchino Rossini ne scrisse una dal titolo La danza nelle Soirèes musicales (1830-1835)
La notte di San Lorenzo ha visto la partecipazione al Belvedere del Petit Ensemble MusiCapodimonte con Aurora Giglio (voce), Vittorio Cataldi (fisarmonica e violino), Gianni Migliaccio (chitarra), Paolino Coppeto (mandolino). Attingendo al ricco repertorio della canzone classica napoletana si sono ascoltati brani famosissimi da Palomma ‘e notte, tanto cara a Eduardo, a Guapparia, da Munasterio ‘e Santa Chiara a ‘A serenata ‘e Pulecenella, con la partecipazione a sorpresa di un giovanissimo e talentuoso flautista Christian e ancora: Acquaiola ‘ e Margellina, ’E spingole frangese, Tammurriata nera …e tutti insieme ‘O surdato nnammurato.
La voce calda e appassionata di Aurora Giglio, grande interprete di posteggia, ha riscaldato cuori e anime. Al cadere delle stelle un solo desiderio: che il Festival Musica popolare del Sud Italia possa festeggiare tanti compleanni e diventare una manifestazione sempre più ricca e votata alla diffusione del patrimonio musicale napoletano soprattutto tra i giovani. L’appuntamento è per il prossimo anno, sempre nel Real Bosco di Capodimonte!