L’album “Love and Rain” segna una nuova tappa musicale per Savage, il cantautore e produttore di hit pop-dance, famosissimo negli anni’80. L’album di inediti, uscito su vinile e CD, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in streaming, si contraddistingue per il suo sound elettropop. “Love and Rain” è un disco “guitar free”, cioè privo dell’uso di chitarre, in cui l’elettronica pop si intreccia con i violini, le batterie elettroniche e i sintetizzatori. Anticipato dal singolo I Love you, l’album contiene sedici romantiche canzoni d’amore, in stile anni ’80, tra queste la versione sinfonica del primo successo, il brano Only you. Il genere di dance melodica che Savage propone, viene considerato dai tedeschi, Italodisco. Savage, vero nome Roberto Zanetti, che può vantare un’importante collaborazione con Zucchero, ha prodotto noti artisti pop quali Corona, Alexia, Double You, Ice MC.
Hai pubblicato dopo 36 anni un disco di inediti intitolato “Love and Rain” molto atteso dai tuoi fan. È l’album della tua maturità artistica?
«Credo sia più giusto chiamarlo l’album della mia età…non so se definirmi maturo, nel senso che potrei farne ancora altri e quindi la maturità ancora da venire! Era tanto che i miei fan mi imploravano di pubblicare qualcosa di nuovo, ed io in fondo avevo un sacco di voglia di farlo!».
Quando hai avvertito l’esigenza di realizzare un nuovo album?
«Tutto è nato durante i miei tour degli ultimi dieci anni. Facevo interviste e la domanda ricorrente era “quando uscirà un tuo nuovo lavoro”. Mi sono sentito in obbligo, dopo così tanti anni un sacco di fan ancora aspettavano un nuovo album!».
“Love and Rain” è un disco di brani pop-dance in stile anni ’80, contaminato da musica elettronica. Gli anni ’80 rappresentano uno dei periodi d’oro per la musica.
«Sono stati anni fantastici, la creatività andava a mille! Ogni giorno uscivano sintetizzatori nuovi e quindi la paletta sonora si ampliava. C’era voglia di fare, di esplorare, di conoscere nuovi linguaggi espressivi. Io ero autodidatta in studio di registrazione e quindi cercavo di capire come utilizzare gli strumenti, ma anche creavo nuovi modi di usarli. Parecchi effetti e stili di composizione o registrazione sono ancora oggi usati e sono la base della musica pop».
Nel disco non sono state utilizzate le chitarre ma violini, che si intersecano con l’elettronica, rendendo l’atmosfera romantica…
«Si, stranamente non ho sentito l’esigenza di usare chitarre, non è stato voluto, ma è semplicemente accaduto…me ne sono accorto solo alla fine dell’album. I violini no, sono sempre stati importanti nella mia musica e nella musica pop in genere. Nell’album ho cercato di utilizzarli sia suonati da musicisti veri, sia sintetizzati con tastiere elettroniche. Il violino è lo strumento romantico per eccellenza, con la mia musica si sposa alla perfezione».
Il singolo I love you ha anticipato l’uscita di “Love and Rain”. Da quali emozioni trae ispirazione?
«È la perfetta canzone d’amore, un inno romantico dedicato al più nobile sentimento che ci accompagna per tutta la vita, a volte trascurato, a volte sfortunato…l’amore è il senso della nostra esistenza».
I tuoi tour hanno toccato l’Europa, gli USA e il Canada. Quanto hanno influito questi viaggi nel tuo stile musicale? Sono nate delle collaborazioni con altri musicisti?
«I miei viaggi sono serviti soprattutto a capire quanto la mia musica ha viaggiato in tutti questi anni. Ci sono località così lontane quali l’Amazzonia, l’Est della Russia, l’Armenia, il Kazakhastan, l’India, dove le mie canzoni sono ancora ascoltate e programmate! Soprattutto sono paesi dove la musica locale è molto diversa dalla nostra , ma le mie melodie hanno attecchito e sono diventate dei classici. Purtroppo non ho mai avuto l’occasione di collaborare con altri musicisti di quei paesi ma sono fiero di dire che molti musicisti si sono ispirati a me. In Polonia addirittura hanno creato un genere di grande successo, il Disco Polo, ispirato alla mia musica, cantato in lingua locale».
Hai scritto insieme a Zucchero il successo Baila Morena. Puoi rivelarci una curiosità legata alla nascita di questo pezzo?
«Conoscevo Zucchero da anni ma non avevo mai scritto canzoni per lui. Ci siamo incontrati e mi ha chiesto una canzone con sapore latino per fare un duetto con Carlos Santana. Mi sono messo al pianoforte e mi è venuto di getto il ritornello, musica e parole così come le sentiamo nel disco finito. Riascoltato il giorno dopo decido di non presentarlo a Zucchero perché mi sembrava troppo diversa dal suo stile abituale. Dopo sei mesi mi chiama e mi chiede se allora ho fatto qualcosa per lui, io gli dico che sì c’era un’ idea di canzone e ci incontriamo per ascoltarla. Faccio sentire il ritornello, gli piace e ci mettiamo a suonare insieme, lui chitarra ed io piano, in dieci minuti viene fuori tutta la canzone…è nata così, di getto…».
In veste di produttore musicale quali saranno i tuoi prossimi impegni?
«Al momento questa emergenza Covid ha sconvolto tutto….sono in uscita due canzoni, una con Zucchero dal titolo “Facile” ed una con KC & The Sunshine Band dal titolo “Romantica”. Durante il lockdown ho trovato un sacco di demo scritti per me negli anni 80 e mi piacerebbe metterci mano, magari con un nuovo album…».