Paola Cortellesi e Raoul Bova, la coppia consacrata da “Nessuno mi può giudicare” sono tornati insieme a distanza di anni sul grande schermo con la nuova commedia “Scusate se esisto”. Il film, uscito nelle sale dal 20 novembre, è diretto da Riccardo Milani (regista di “Benvenuto Presidente”) che ne cura anche la sceneggiatura. Paola oltre che attrice protagonista la vediamo anche in veste di co-sceneggiatrice. Ad affiancare il suo personaggio il bello e affascinante Raoul Bova. «Siamo amici da tempo – dice la Cortellesi – gli avevo raccontato l’idea di base del film già qualche anno fa e fin dall’inizio abbiamo pensato tutti, a partire da Riccardo Milani, che lui fosse la persona giusta a cui proporre la nostra storia, aspettavamo solo il momento adeguato per essere pronti s girare insieme.» E sulla loro complicità sul set l’attrice aggiunge: «Il nostro segrete è quello di sparare cavolate a raffica, essere amici nella vita. Quando ci si conosce da tanti anni e dopo aver condiviso anche un altro film sempre insieme come“Nessuno mi può giudicare”, chiaramente è tutto molto più facile. Quando un gruppo di lavoro è formato da amici, lavorare diventa ancora più entusiasmante.»
A tal proposito anche Raoul Bova sembra condividere la stessa opinione della Cortellesi. L’attore, infatti, dice: «Siamo due persone abbastanza precise nella vita. Ci aiutiamo molto sul set. Lei conosce a memoria anche le mie battute, quindi se sbaglio, lei mi suggerisce. La complicità che si è venuta a creare sul set, ma anche nella vita di tutti i giorni, ha reso molto più facile il nostro lavoro insieme. Ascolto molto il punto di vista di Paola. Ci unisce un affetto e una stima reciproca. Questo crea una grande sintonia, una grande complicità, una grande voglia di fare delle cose insieme. Quando si ha l’opportunità di lavorare con persone che ti regalano un sorriso, che ti fanno stare bene, si creano delle energie positive, si genera un qualcosa di veramente bello. Molto spesso siamo costretti a lavorare con persone che non amiamo, in quel caso anche l’espressione diventa tesa. Lavorare con il sorriso è un grande vantaggio.»
La protagonista del film è Serena (Paolo Cortellesi) una donna architetto dal talento straordinario. Dopo aver svolto il suo lavoro per diversi anni all’estero, Serena decide di tornare a lavorare in Italia. Nella travagliata ricerca di un posto di lavoro si trova davanti a una scelta un po’ folle, farsi passare per quello che tutti si aspettano che lei sia: un uomo (o così pare). Ad accompagnarla in questa sua nuova avventura sarà il suo amico e collega Raoul Bova, che nel film lo vediamo nei panni di Francesco. La storia di “Scusate se esisto” è una commedia, frutto di invenzione, ma che ha forti radici nella quotidianità. Gli sceneggiatori sono partiti da una riflessione basata sull’esperienza di tante persone che vanno a lavorare fuori dal nostro Paese. Con esiti positivi, e poi per qualche motivo vogliono rientrare in Italia. «Questo è un Paese bello – dice Paola – Abbiamo delle grandi eccellenze nel campo della ricerca, della medicina, della moda, dell’architettura. Quindi, se dovessi dare un consiglio a una persona a me vicina o a tutti i giovani che in questo momento sono smarriti, alla ricerca di un lavoro, direi di andare anche all’estero a fare le loro esperienze, per accrescere la propria cultura, ma di tornare in Italia e cerca di fare del proprio meglio nel Paese di origine.»
Gran parte del film è stato ambientato al Corviale. «Abbiamo girato in questo quartiere – racconta Paola Cortellesi – che a noi romani sta molto a cuore, nel senso che è un quartiere che per anni e se vogliamo ancora oggi, è stato offeso dall’indifferenza e dal degrado. Ci siamo trovati a lavorare con i ragazzi del posto, attori alla prima esperienza davvero straordinari. Nelle pause mi raccontavano tutto quello che capitava nel quartiere. Sono sati di una precisione e di una serietà incredibile. A volte i nostri colleghi professionisti non così attenti».
“Scusate se esisto” rappresenta un’istantanea dell’Italia, con tutto i suoi difetti e problemi, ma con la voglia di credere nel nostro Paese, avere la convinzione che a portarlo avanti, attraverso sacrificio, impegno e talento, siano le persone e le forze sane. «In questa commedia – conclude la protagonista – abbiamo cercato di affronta tare temi forti che riguardano la situazione in cui versa l’Italia in questo periodo, utilizzando una chiave umoristica. Con un registro ironico il messaggio arriva di più.»
“Scusate se esisto”, in questo periodo nelle sale italiane, vede nel cast oltre a Paola Cortellesi e Raoul Bova, anche Corrado Fortuna, Lunetta Savino, Cesare Bocci, l’amichevole partecipazione di Marco Bocci e di Ennio Fantastichini.