La giovanissima attrice napoletana Maria Musella ha pubblicato presso l’Editore Giovanni Di Francia, un lungo racconto autobiografico dal titolo 100 Sfumature di Schiuma, disponibile in digital store e in formato cartaceo. La prefazione è di Roberta Russo mentre foto e grafica a cura di Giorgia Bisanti.
Crescere in una periferia di Napoli non è semplice perché subito vengono alla mente scene di degrado e le difficoltà che soprattutto i giovani patiscono per realizzare sogni e riscatto sociale. Ma Maria Musella si è rimboccata le maniche ed ha scelto di fare l’attrice e di vivere nel e per il teatro attraverso Transit, una compagnia teatrale sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, che diventa per lei quasi una seconda famiglia nel quartiere di Forcella con insegnanti del calibro di Rosaria De Cicco, Andrea Renzi, Gianfelice Imparato.
In appena 100 pagine Maria Musella si descrive come una giovane attrice, solare, volitiva, aperta a nuovi incontri professionali e non, amante della musica di Pino Daniele, desiderosa di fare esperienze di vita e lavorative sempre con grande passione e positività. Nel libro traspare un ottimismo dovuto essenzialmente all’età, ricco di progetti e di aspettative per il futuro. Forte il suo senso della giustizia e il profondo affetto che la lega ai suoi familiari ed in particolare ad una zia, Gelsomina che le dà sostegno, forza ed incoraggiamento nei momenti difficili della crescita. In quasi ogni famiglia meridionale troviamo una zia non sposata che riesce ad avere con i nipoti quel rapporto filiale al quale i giovani non si sottraggono perché si sa che alcuni argomenti non possono essere toccati con i propri genitori. Anche i suoi rapporti con gli amici sono improntati ad una lealtà e positività che confondono. Maria Musella sa che la vera amicizia è un bene necessario e profondo ed essere amico di una persona richiede attenzione e condivisione di interessi e passioni.
Nel suo lavoro attoriale preferisce i ruoli drammatici che le danno la possibilità di dispiegare forti e contrastanti emozioni, propri della sua età.
Maria Musella è una ragazza dei giorni nostri, allegra e spensierata quanto basta e che non ha timore di mostrare le proprie fragilità, i dubbi, le difficoltà perché è consapevole che tutto può rappresentare un momento di crescita e di sviluppo.
100 Sfumature di Schiuma si fa leggere perché incuriosisce il lettore sulla vita di una giovane donna che tanta strada deve ancora percorrere, strada difficile ma illuminata da valori veri e con la consapevolezza di compiere sacrifici e rinunce per raggiungere il meritato successo.
Noi di MyDreams abbiamo avuto il piacere di intervistarla.
Di solito le autobiografie si scrivono alla soglia della vecchiaia. Quali motivi ti hanno spinta a scrivere questo lungo racconto autobiografico alla veneranda età di 22 anni?
«Il mio racconto autobiografico nacque per puro caso circa 4 anni fa. In realtà era un quaderno di terapia alla rinfusa, con vari versi sparsi a destra e a manca, su fogli volanti, alcuni sulle note del telefono, altri nelle bozze dei fatidici SMS e un bel giorno pensai di raccoglierli e farli diventare un manoscritto unico dopo tante sollecitazioni di amici, parenti e colleghi».
Il titolo del tuo libro richiama alla memoria quelli di Melissa Panarello 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire e la Trilogia di E. L. James. È stata una scelta editoriale? Ce ne racconti la genesi?
«Il titolo è stato molto combattuto. Il libro si doveva intitolare Maria, in un secondo momento Eat, Sleep, Law e invece un bel giorno mi trovavo alla terrazza dei cannoni di Castel dell’Ovo, insieme alla mia amica Roberta. Era una giornata fredda e ventosa e mi misi ad osservare per circa tre ore il movimento delle onde facendo un’accurata analisi sulla schiuma (consistenza, colore, attaccamento agli scogli), in tre ore ci furono ben 100 tocchi e da lì nacque il titolo definitivo».
A chi dedichi questo tuo primo scritto?
«In primis a me e alla giovane donna che sono ma soprattutto a Roberta, la mia migliore amica, alla mia sorella non di sangue ma per scelta, la mia amante che è più di una spalla su cui piangere, è il mio tanto così».
Nel libro dai ampio spazio ai valori familiari, all’amore e alle amicizie. Se dovessi fare una graduatoria, cosa meriterebbe il primo posto?
«È una scelta ardua ma sicuramente l’amicizia. Secondo me gli amici sono la famiglia che scegliamo per noi stessi».
Pensi che l’ambiente e gli incontri fatti abbiano orientato le tue scelte in campo lavorativo?
«Sicuramente l’ambiente e gli incontri condizionano il tuo presente ed hanno ripercussioni sul tuo futuro lavorativo. Di solito non mi faccio condizionare dagli stimoli esterni ma cerco sempre di sentirmi un Protone».
Quali aggettivi sceglieresti per descriverti?
«Spesso mi riesce difficile descrivermi ma accetto la sfida: forte, fragile, caparbia, determinata, socievole, solare, felice, eclettica e vulcanica …in una parola schiuma!».
Pensi di completare gli studi universitari in un prossimo futuro?
«Dopo un passato traumatico a Giurisprudenza presso l’Università Federico II, ho deciso di prendermi una fase di stallo ma credo di ricominciare a settembre iscrivendomi ad un corso di laurea più affine alle mie corde presso la facoltà di Lettere e Filosofia indirizzo Arte, Audiovisivo e Spettacolo presso l’Università telematica E-Campus».
Con quali attori e/o registi vorresti lavorare?
«Come attori: Robert De Niro, Al Pacino, Julia Roberts, Valeria Golino, Alessandro Borghi, Pina Turco. Vorrei essere diretta da: Mario Martone, Carlo Verdone, Paolo Virzì, Edoardo De Angelis, Matteo Garrone, Gabriele Muccino, Saverio Costanzo, Paolo Sorrentino, Antonio Albanese, Checco Zalone».
Ti attrae maggiormente il cinema, la TV o il teatro?
«Io nasco dal teatro che ti fa sviluppare una certa chimica con il pubblico e con i colleghi dietro le quinte ma anche il cinema mi attrae tanto. La TV è quella che mi convince di meno forse perché non la guardo molto, ascolto solo i telegiornali».
Quali sono i tuoi hobby?
«Correre, leggere, allenarmi, passeggiare con le amiche, dipingere e suonare la chitarra».
Qual è il titolo dell’ultimo libro letto e dell’ultimo film visto?
«La Tempesta di Shakespeare e Tutto su mia madre di Almodovar».
Quali progetti hai in campo lavorativo a breve?
«Due corti da protagonista (Maria per la regia di Nazario Barone Produzione 400ml e Se io avessi il mare ma per il momento non posso svelare regista e produzione), un documentario e alle spalle una tournée».
Come trascorri le tue giornate lontana dal teatro?
«Tra la scrittura del mio prossimo libro, incrementando il mio inglese, studiando l’arabo e preparando la costruzione dei ruoli per i due cortometraggi».
Cosa vorresti dire ai tanti giovani come te che hanno un sogno nel cassetto e magari stentano a realizzarlo?
«Credo che non devono preoccuparsi di avere un cassetto troppo piccolo o di cercare una chiave più grande per rinchiudere per un’ennesima volta il loro sogno nel cassetto ma di spiccare il volo anche se spesso, come dice una canzone di Ultimo, siamo rondini al guinzaglio ma credo che bisogna comunque andare…».
Maria Musella nasce a Napoli nel 1998 sotto il segno astrale del Capricorno all’ospedale Loreto Mare. La sua famiglia è composta da mamma Loredana, papà Pasquale e i fratelli: Giuseppe e Francesca. Frequenta la Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II°. È attrice di professione, suona la chitarra, ama le canzoni di Pino Daniele. Formazione: 2013/2018 Scuola di Arte drammatica “Il teatro degli assurdi” di Gianni Martone e Fabio Orbitello 2019 Master Class Village Music Accademy di Fioretta Mari, Stefania Bontempi e Fausto Leali 2019-2020 Transit Formazione Teatrale Interculturale dei Teatri di Seta anno 209 Mini-orkshop di Marigia Maggipinto Esperienze professionali Cinema: 2016 La parrucchiera Regia di Stefano Incerti 2018 La metamorfosi della camorra Regia di Michele Cucciniello Teatro: L’uno contro l’altro, E bravi ‘e servitori, E mo’ comme ‘a mettimmo nomme? Natale in casa Cupiello, tutti per la regia Gianni Martone e Fabio Orbitello. Televisione 2016 Ah Ah Car in onda su RAI 4 Condotto da Sergio Friscia e Barty Colucci 2017 Spot pubblicitario Il mondo a colori una serata per Telethon per la regia di Duccio Forzano Web: 2016 Videoclip musicale Nun è cosa di Foja 2018 Videoclip I problemi di chi nasce a dicembre per la regia di Amedeo Palumbo.