Questa quarantena sembra infinita, proprio come il catalogo che Netflix ci offre per passare il nostro tempo. E allora quale momento migliore se non adesso, per rispolverare qualche film uscito un po’ di tempo fa?
Risale al 2016, e ispirato alla storia vera di Billy Mulligan, “Split” è un film di M. Night Shyamalan. Billy era un sociopatico americano dalle molteplici personalità il cui caso divenne un precedente importante per il dibattito forense, e fu per il regista l’occasione per mettere in scena un caleidoscopio narrativo in cui ogni rilancio nasconde sempre un brivido, il dubbio di un bluff, la ricerca del punto perfetto come colpo di scena esemplare.
Il film si costruisce come una galleria di personaggi ipotetici, azzera ogni forma di introspezione psicologica per concentrarsi sulla storia di un rapitore e i suoi problemi mentali. Dopo una normalissima festa di compleanno, tre ragazze, le amiche Claire (Haley Lu Richardson), Marcia (Jessica Sula) e la strana e solitaria Casey (Anya Taylor-Joy), vengono rapite in pieno giorno. Il loro rapitore ( James McAvoy) le rinchiude in una stanza senza finestre, quindi procede a spaventarle e confonderle. Un minuto prima si presenta occhialuto e ossessionato dalla pulizia, un attimo dopo in abiti femminili, l’altro dopo ancora si comporta come un bambino di nove anni.
Gli incontri del sequestratore con il suo psichiatra, la Dott.ssa Fletcher (Betty Buckley), rivelano presto che soffre di un disturbo dissociativo dell’identità e “ospita” ben 23 personaggi diversi dentro di sé, noti come ‘alter’. Il suo vero nome è Kevin, anche se si reca dalla dottoressa come Barry; la sua identità dominante è stata surclassata da alter sgraditi e precedentemente soppressi: Dennis e Miss Patricia. I due sono responsabili del rapimento delle ragazze e intendono consegnarle a una misteriosa entità conosciuta come “La Bestia”; mentre la dottoressa cerca di capire esattamente quello che è successo a Kevin e come possa aiutarlo, i flashback dell’infanzia di Casey mostrano ciò che l’ha resa la ragazzina schiva e triste che appare.