Al teatro dei Piccoli si parla spagnolo; le Nuvole continuano il loro percorso di ˈattenzione verso i piccoliˈ inserendo nella stagione teatrale tre momenti di teatro in lingua straniera. Dopo lo straordinario e continuo successo del gruppo “The Play Group” che, amato dal pubblico e dagli insegnanti, ogni anno propone spettacoli in lingua inglese, anche il francese e lo spagnolo si fanno avanti nell’offerta formativa delle Nuvole.
Ogni volta che si mette piede al Teatro dei Piccoli si nota l’amore, la dedizione con cui i componenti delle Nuvole si propongono al loro pubblico; i bambini, i ragazzini sono rispettati nel diritto ad “essere piccoli” e le offerte sono tagliate per loro nel modo corretto. Gli spettacoli a cui si assiste in questa oasi di cultura di Fuorigrotta circuitano in Italia e nel mondo e molto spesso sono vincitori di premi e riconoscimenti.
La dama duende, tratta dall’omonima opera di Calderón de La Barca, della compagnia Los Picaros che lo ha prodotto con Teatro dell’Orco/La Mansarda, è lo spettacolo messo in scena il 18 febbraio. Il pubblico assiste in silenzio alla rappresentazione, sono ragazzini delle scuole medie e si trovano davanti ad un lavoro dove gli attori Josefina Torino, Giorgia Maria D’Isa, Eleazar Masdeu, Marc Joy, Angelo Nocerino, parlano in spagnolo.
Si tratta di una commedia degli equivoci, che come di consueto, ha ritmi veloci, battute divertenti, veloci capovolgimenti di scena; la protagonista Doña Angela, disinvolta vedova, è decisa a sottrarsi al costume dell’epoca che la vorrebbe reclusa a causa della precedente perdita del marito. Angela approfittando di una porta segreta che dà nella stanza d’un ospite dei suoi fratelli, Don Manuel, di cui è segretamente innamorata, si reca a fargli visita di notte, creando una serie di accadimenti che la faranno credere un fantasma. La vicenda si concluderà con il matrimonio tra i due.
Il regista Maurizio Azzurro ha saputo ben dosare gli interventi degli attori tra il pubblico e grazie all’inserimento di musiche, il ritmo del lavoro è veloce e coinvolgente per tutta la durata della commedia, certo non è facile per dei ragazzini seguire il testo in cui spesso si utilizzano i classici modi di dire e refran spagnoli, ma gli attori sono bravi a mantenere la concentrazione anche quando la platea si fa un po’ rumorosa.
“Una tradizionale commedia degli equivoci, non priva di qualche elemento di rivendicazione di una maggiore libertà decisionale per le donne – scrive in una nota Roberta Sandias – dove l’intreccio amoroso serve a smascherare i falsi prodigi legati al mondo della magia e della superstizione popolare e l’umorismo diventa il filtro attraverso cui riflette sulla ricerca dell’identità, lo scontro tra realtà e finzione, la scelta tra essere e apparire”.
Tante le cose positive di questa mattinata di incontro con il mondo spagnolo: vedere i ragazzi lontani dagli schermi dei pc e del telefono attenti a seguire la commedia e pronti al momento di confronto finale con la compagnia; sapere che a Napoli esistono luoghi in cui si fa cultura e si pensa anche alla necessità di fare avvicinate i nostri ragazzi ad altri paesi e mondi, ritrovare la consueta capacità delle Nuvole nel confezionare piccoli momenti di cultura, teatro, coinvolgimento uniti da uno standard qualitativo molto alto.