Una tra le cantanti più apprezzate dal pubblico italiano in questo periodo è sicuramente Elodie. Classe 1990, la giovane artista, reduce dall’esperienza sanremese – in gara con il brano “Andromeda” – si appresta a terminare il tour promozionale del suo ultimo lavoro discografico “This is Elodie” nelle principali città italiane.
L’album, il terzo della cantante romana, si presenta come un progetto ambizioso, il punto d’arrivo di un percorso di ricerca e di studio intrapreso circa due anni fa che ha portata Elodie ad essere la cantante e la donna di oggi. Ad aprile l’artista si esibirà live in due concerti, il primo il 16 aprile a Milano, presso la Santeria Toscana 31, e il secondo il 18 aprile a Roma al Teatro Centrale, durante i quali potrà cantare e far emozionare il pubblico con le canzoni contenute nell’album “This is Elodie” e non solo.
“This is Elodie” è il tuo nuovo lavoro discografico, un progetto il cui titolo definisce un po’ quello che sei oggi e musicalmente quello che vuoi proporre. Cosa rappresenta realmente per te questo disco?
«È un album che mi rappresenta in toto, è un melting pot di sonorità e stili. Uso un linguaggio un po’ più “crudo” rispetto a cose fatte in passato, ho dato la possibilità alla mia anima più urban di emergere. Penso fosse il momento giusto per farlo, prima non sarebbe stato coerente con il mio percorso».
“Andromeda” segna una nuova collaborazione con Mahmood e Dardust, dopo “Nero Bali”. Com’è nata questa canzone? È stata la prima scelta per questa seconda avventura sanremese?
«Mahmood e Dardust sono miei cari amici e avevano già scritto per me “Nero Bali”, quasi due anni fa. Hanno la capacità di trasformare in parole e musica esattamente quello che sono e che provo. Mesi fa mi hanno detto, senza tanti giri di parole, “ti scriviamo noi la canzone per Sanremo”. Mi sono fidata ciecamente. Andromeda è un brano estremamente moderno, in grado di stupire, per nulla scontato. Avrei fatto Sanremo solo con un brano in grado di sorprendermi e Andromeda lo ha fatto, lo fa tuttora, ed è coerente con il percorso iniziato ormai un paio di anni fa».
Come hai vissuto questa seconda volta al Festival di Sanremo? Oltre la gara, cosa ti ha lasciato questa nuova esperienza?
«Rispetto a tre anni fa ho affrontato il Festival con maggiore consapevolezza. Sono molto cambiata dalla mia prima esperienza, sono cresciuta, maturata, come donna e come cantante. Certamente mi sono goduta di più l’esperienza, mi sono divertita e ho assaporato ogni momento. La prima volta sul palco di Sanremo, invece, ero molto più tesa, pensavo solo a non sbagliare il pezzo».
A meno di due giorni dalla pubblicazione, “Andromeda” ha collezionato più di 250 mila stream, debuttando #5 in Top50 Italia di Spotify e #2 su Apple Music, classificandosi come secondo brano più ascoltato del Festival. Grande successo anche per il videoclip del brano. Ti aspettavi questo successo? Come stai vivendo questo successo di pubblico?
«Speravo molto nel successo di Andromeda, ma non ne avevo, ovviamente, la sicurezza. Sono contentissima della risposta che sto ricevendo da parte del pubblico, è un brano per me molto importante e la cosa di cui sono più orgogliosa sono i messaggi da parte dei fan che mi ringrazia per le emozioni che la canzone genera».
“This is Elodie” arriva a distanza di due anni. Com’è stata la fase di realizzazione?
«Ho studiato tanto, mi sono confrontata con molte persone e ho messo alla prova me stessa e la mia voce. È stato un lavoro di ricerca lungo e minuzioso, ma mi ha portato ad essere perfettamente sintonizzata con tutti gli aspetti della mia vita. Decisione dopo decisione, scelta dopo scelta, ho capito cosa volessi cantare, in che modo cantarlo e quale “vestito sonoro” indossare. Per la realizzazione di questo disco ho incontrato tutti i produttori e gli autori dei brani, in modo tale da conoscerci meglio a vicenda e costruire i pezzi in modo che mi rappresentassero a pieno».
Terminata l’esperienza sul palco del Teatro Ariston, dal 13 incontrerai il tuo pubblico, firmando le copie del nuovo album. Quanto è importante per te l’incontro e la condivisione con i tuoi fan?
«È importantissimo incontrarsi, mi piace firmare autografi, chiedere cosa ne pensano delle canzoni, se ce n’è una che preferiscono e perché, sono molto curiosa».
Ad aprile ti esibirai dal vivo a Milano e a Roma. Quanto conta per te la dimensione live? Seguiranno altre date? Cosa stai preparando per l’occasione?
«Per ora non ho ancora preparato nulla. Mi sono concentrata su Sanremo e da quando sono rientrata non ho avuto un solo minuto per pensare ai live. Tra qualche giorno mi ci butterò a capofitto, al momento l’unica certezza è che con me ci sarà una super band, tutta al femminile».