Record di ascolti anche per la terza serata del Festival di Sanremo 2020. Da sempre, la terza serata è quella più attesa: tutti vogliono i duetti, quest’anno per i 70 anni l’attesa si è fatta sentire.
Le aspettative non sono state deluse, quantomeno per l’“originalità” delle varie cover presentate in gara. Imbarazzante il duetto di Elettra Lamborghini con Miss Keta: stonate e scoordinate alla follia, probabilmente è per questo che a fine esibizione si baciano, per consolarsi. In previsione del loro futuro avevano scelto “Non succederà più”: e meno male!
Disastrosi (ma non troppo) Riki con Ana Mena e anche Alberto Urso con Ornella Vanoni che hanno reinterpretato “La voce del silenzio”: avrebbero fatto prima a tacere, semplicemente.
Nella media le esibizioni di Giordana Angi con i Solis String Quartet, Gabbani, Bugo e Morgan, Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi e Le Vibrazioni con Canova. Nessuno delude ma nessuno sorprende, stesso succede per Levante con Maria Antonietta e Francesca Michielin: peccato, questa poteva essere una grande occasione per tutte e tre.
Simpatico il medley de I Pinguini Tattici Nucleari che risvegliano il pubblico a casa e anche in sala racchiudendo 70 anni di festival in 4 minuti, un vero record.
Bravi ma non troppo Masini e Arisa, Piero Pelù, Junior Cally e Viito. Nessuna nota stonata, nessuna nuova nota.
Magnetici Raphael Gualazzi e Simona Molinari che danno al pubblico una vera e propria lezione d’eleganza. Stravolgenti le esibizioni di Anastasio con la PFM e, allo stesso modo, quella di Rancore con Dardust e La Rappresentante di Lista: entrambi gli artisti ci han ricordato cosa vuol dire dare una vita del tutto diversa a un pezzo nato per altri motivi, in altri contesti.
Preziosi tutti gli altri momenti: Elodie con Ahem Ahmad ci hanno regalato un’intimità incommensurabile, Diodato e Nina Zilli una leggerezza di cui avevamo tanto bisogno, Irene Grandi e Bobo Rondelli una performance da veri fuoriclasse, Achille Lauro e Annalisa un tributo a Mia Martini e a David Bowie che ha risposto perfettamente alle polemiche degli ultimi giorni.
L’orchestra però, tra tutte le esibizioni ha premiato Silvia Perez Cruz e Tosca. E noi siamo completamente d’accordo con tutti i suoi componenti, magari per motivi diversi, ma la “Piazza Grande” presentata dalle due cantanti ha fatto innamorare tutti. Le cinque ore di festival si son sentite meno grazie alle 24 esibizioni, ma non è finita qui. Speriamo in altri podi meritati come quello della serata cover. Speriamo e attendiamo: l’Ariston chiama!