La nuova stagione teatrale 2020-2021 del Teatro Diana debutta con “Amadeus”, il dramma in due atti di Peter Shaffer, dalla regia di Andrei Konchalovsky. Lo spettacolo, che mette in scena la leggenda della presunta rivalità fra Mozart e il compositore italiano Antonio Salieri, sarà a teatro fino a domenica 9 febbraio.
Il titolo dell’opera, “Amadeus”, si riferisce al nome d’arte usato spesso da Mozart, rappresentato come un genio e prodigio della musica, ma allo stesso tempo come un giovane dalla personalità irriverente, disobbediente e senza peli sulla lingua, motivo per cui non riesce ad attirarsi le simpatie dell’Imperatore d’Austria Giuseppe II e della corte. A tutto questo si aggiunge l’invidia di Antonio Salieri, compositore e maestro di cappella di corte che gli si oppone astutamente nel suo tentativo, e in quello di sua moglie Costanze, di procurarsi degli incarichi come compositore o insegnante presso l’Imperatore. Salieri, che ha promesso a Dio una vita rigorosa e dalla forte moralità in cambio dell’eccellenza musicale, cambia completamente atteggiamento nel momento in cui si accorge che Dio ha donato gratuitamente a Mozart tutto ciò a cui egli aspira, e fa della vendetta il suo nuovo obiettivo personale, ostacolando in tutti i modi il giovane compositore. Fra i tanti colpi inferti a Mozart da Salieri, restano enigmatiche nel dramma di Shaffer, così come nella leggenda, quello del plagio di numerose composizioni e soprattutto quello dell’avvelenamento da parte dell’italiano. Figura portante dello spettacolo è proprio Antonio Salieri, che si rivolge quasi direttamente al pubblico per portarlo nel passato e fargli vivere quei giorni di rivalità, tranelli e beffe con Mozart, rappresentato al suo contrario, come una figura malavventurata e ingenua. Alla fine Mozart muore, ridotto in povertà e ancora impopolare, malgrado i suoi sforzi e il suo genio, mentre Salieri dopo aver cercato di condurlo alla pazzia, conclude il suo racconto affermando di voler restare nella storia, se non come compositore geniale, almeno come colui che ha ucciso Mozart.
Interpreti encomiabili delle due grandi personalità della musica del ‘700 sono Geppy Gleijeses (Salieri) e Lorenzo Gleijeses (Mozart), la cui intesa in scena riesce a sorprendere continuamente lo spettatore durante i due atti e a innovare – con l’aiuto della regia di Konchalovsky – la pièce in maniera suggestiva e accattivante. Gli altri interpreti in scena sono Roberta Lucca (Costanze), Giulio Farnese (Imperatore Giuseppe II), Giuseppe Bisogno (Conte Johann Von Strack), Gianluca Ferrato (Conte Franz Orsini-Rosenberg), Anita Pititto (Barone Gottfried van Swieten), Brunella De Feudis (Valletto e cuoco Salieri), Giuseppe Bonno (Kappelmeister), Elisabetta Mirra (Katerina Cavalieri), Agostino Pannone e Dario Vandelli (Venticelli).